DEI PATRIARCHI EC. 439 mente, a malgrado della sua giovinezza, la Chiesa di Costantinopoli. 11 suo episcopato non fu che di 6 anni, e 5 mesi, in capo ai quali morì nel mese di maggio 893. Un autore contemporaneo- racconta che volendo calmare con farmachi gli ardori importuni dell’ età sua, si rovinò talmente lo stomaco che ne morì. LXIII. ANTONIO II. 893. ANTONIO, cognominato Caulee, di nobile famiglia e abate in un monastero, succedette al patriarca Stefano nel mese di maggio 893. Egli mantenne il bene eh’ era stato introdotto dal suo antecessore, e P aumentò per Io spazio di circa 2 anni in cui ebbe la Sede di Costantinopoli. Morì di 67 anni il 12 febbraio dell’ anno 895, giorno in cui la Chiesa onora la sua memoria ( Pagi, Rollando). • LXIV. NICOLO’ il MISTICO. 895. NICOLO’, cognominato il Mistico , cioè a dire assessore segreto del consiglio dell’imperatore, salì sulla Sede di Costantinopoli dopo la morte del patriarca Antonio. Verso la metà ai gennaio 9oa egli depose il prete Tommaso perchè nell’anno precedente avea impartita la benedizione nuziale all’ imperatore Leone ed a Zoè sua quarta moglie. Egli interdisse inoltre per questo motivo all’imperatore di entrar nella Chiesa. Dapprima i vescovi dichiararonsi pel patriarca, ma l’imperatore a furia di presenti li fece quasi tutti distogliere. Questo mutamento però non rese Nicolò più pieghevole. L’imperatore non potendo ottener da lui nè con preghiere nè con minacce il suo ristabilimento nella comunione dei fedeli, s’indirizzò a papa Sergio III, e gli domandò legati per giudicare la controversia vertente tra lui e il patriarca. Sergio non mancò ad inviarne, ma mentre erano in via essendo fallito un nuovo tentativo fatto dal principe sullo spirito del prelato, lo fece trasferire il giorno 1° febbraio 9o6