170 CANTI ILLIRICI E Leca a lui con maraviglia risponde: 290 O Signore, Cralievic Marco, Come, fratello, domandarti? Quando, o Marco, hai già troppo il vezzo Che rado a me venite, Che del bene stare ci chieggiamo novella, 295 E vermiglio vino beviamo, E veggiam se il paese c’è in pace. Voi siete da me; io sarò domani da voi. — Le parole avea pronte Marco; A lungo Marco non tacque. (Gli espone il perchè del loro venire). 300 Balzò Leca, poi si rannugolò: Lasciami, Signore Marco: Non metter fuori l’anello per la fanciulla, Nè mostrare la ciotola della chiesta: Quel ch’io, giovane, da Dio bramai, 305 Questo oggi a me non par vero, Che mi tocchino tali amici. Ma debbo una cosa dirti: Quel ch’udisti tu, Sire Marco, Che non è più bella fanciulla, 310 Vero è proprio quel che la gente dice: Ma la sorella mia è caparbia; Non teme nessuno fuori che Dio; E del fratello nè sentirne parlare. (294) Za lake zdravlje: de bona valetudine. Zdravlje, come valetudo, può essere e buono e no. Come: buona e cattiva salute. (296) Diresti: tempi come feudali. (297) A me non ispettava, dic’egli, interrompere con interrogazione veruna la gioia delle accoglienze : che quali fo, tali aspetto.