DEI PAPI (ri -parlano non vantaggiosamente di questo papa. Il re Filippo il Rollo lo lasciò disporre a sua volontà dei vescovati di Francia perchè impiegava l’autorità di questo pontefice per aver dal suo partito que’ vescovi che più piacevangli. Si ha di Clemente V, una nuova compilazione sì di decreti del Concilio generale di Vienna, che delle sue pistole o costituzioni. Essa chiamasi le Clementine. Dopo la sua morte stette vacante la santa Sede quasi 28 mesi, essendo i cardinali tra loro discrepanti tanto sulla scelta del nuovo papa che sul luogo della sua elezione. Clemente V, come ben altri papi non contava gli anni del suo pontificato che dal giorno della incoronazione. In seguito quando i papi segnavano delle bolle prima di essere incoronati, vi apponevano la data a die susce-pti a nobis Aposlolalus oj'fìcii. CXCI. GIOVANNI XXII. i3i6. GIOVANNI XXII, (nato a Cahors, detto innanzi Jacopo d’ Euse, cardinal-vescovo di Porto nel i3ia) iu eletto papa a Lione il 7 agosto i3i6, e coronato nella Chiesa cattedrale il 5 settembre. Fu mal scritto da Giovanni Villani che Jacopo d’Euse essendo stato incaricato per compromesso di eleggere il papa, si sia eletto egli stesso. Quello scrittore e con lui sant’Antonino, Fleury, e il nuovo storico di Francia s’ ingannano nell’asserire che Jacopo d’Euse fosse di ignobile nascita, potendosi riscontrare in Raluze tutto il contrario. Egli era basso della statura, ma grande di animo. Poco dopo la sua elevazione scrisse a Filippo il Lungo re di Francia, in età allora di 23 anni nei termini seguenti : Abbiamo inteso che men-« tre voi assistete al divino uffizio e ili ispezicltà alla » messa, parlate or con uno, or con altri, senza prestar « il debito raccoglimento alle preci che si fanno per yoi » e pel popolo. Dovreste in vero dopo la vostra consa-» crazione assumere forme più gravi c indossare il man-» to reale come praticavano i vostri maggiori. Dicesi clic » ne’vostri stati la domenica è profanata, e che in tal » giorno santo si emanano sentenze, si acconciano i ca-