DEI PATRIARCHI EC. 4^9 GIOSEFFO ristabilito. 1282. GIOSEFFO, dopo l’espulsione di Veccus risalì sulla sua Sede il 3o dicembre 1282. Nel mese di gennaio seguente adunò un Concilio in cui Vcccus fu citato a render ragione della sua dottrina e dare la formula della propria dimissione. Dopo essersi vittoriosamente giustificato sulla prima parte, diede l’atto richiestogli protestando però sulla violenza che gli venia praticata. Ritornato poscia nel monastero di Panacnrante da lui scelto per suo ritiro, ne fu tratto da esso per esser rinchiuso nella cittadella detta di Gregorio ove finì i suoi giorni, per quanto si crede, nel mese di marzo 1288. Esistono le opere di questo prelato da lui composte e sulla sua Cattedra, e dalla sua prigione a difesa della Chiesa latina, ed esse non ¡smentiscono P idea che della sua eloquenza e del suo sapere danno Pachimero e Gregoras benché interameute scismatici. Gli stessi scrittori encomiano anche la sua carità compassionevole verso gli sventurati da lui talvolta spinta al di là della discrezione , intercedendo per essi a contrattempo presso l’imperatore, ciò che contribuì ad intiepidire a suo riguardo quel principe. Il Goar nel suo Euchologio dei Greci (p. r56) ha fatto incidere il ritratto di questo prelato senza avvertire donde lo trasse. Noi lo tenghiamo però per fedele essendo esso quale rappresentano Veccus gli storici contemporanei^ di statura cioè vantaggiosa , portamento maestoso, faccia venerabile e serena. Ritorniamo al fiatriarca Gioseffo. Egli era carico d’ anni quando risalì a sua Sede, e malato quando tenne il Concilio di cui si è testé parlato. Sopravisse appena due mesi, essendo morto nel marzo 1283. CXII. GREGORIO II detto di CIPRO. 1283. GREGORIO, nato in Cipro, fu tolto dallo stato laico per venir sollevato alla Cattedra di Costantinopoli. Fu consacrato patriarca Pii aprile dell’anno 1283, giorno delle Palme , dopo esser rapidamente passato per tutti gli