DEI PATRIARCHI EC. tinopoli. Verso il mese di giugno dell’ anno 633 egli tenne un Concilio, in cui si accinse a riunire i Cattolici e i nemici del Concilio di Calccdonia. Ma i Jacobiti si beffarono di cotesta falsa riunione, e ne gemettero i buoni. Il monaco Sofrone la combattè colla voce e cogli scritti.L’anno 640 Ciro fu citato alla corte imperiale come colpevole di aver consegnato ai Saraciui 1’ Egitto. Egli si giustificò di quest’accusa, c nondimeno venne posto alla tortura. L’anno 6f 1 fu rimandata alla sua Chiesa ove mori 1’ anno 643 ( Pagi, e Quien). XLVI. PIETRO Melchita. 643. PIETRO, succedette a Ciro, e adottò il suo errore. Venne compreso negli a-natemi fulminati da papa Martino l’anno 649 nel Concilio di Laterano contro 1 capi del Monoteismo. Nell’anno 653 vedendo clic i Jacobiti già padroni di tutte le Chiese d Alessandria e d’ E-gitto, erano sotto la protezione dei Saraciui, egli abbandonò la propria Sede e si ritirò a Costantinopoli. L’Egitto dopo di lui fu senza patriarca Melchita per lo spazio di 74 anni. T. II. 289 indigeni, eh’erano tutti Jacobiti. Questo nome venne loro dalla città di Coptos nella Tebaide, ove la più parte di essi riparò al giungere dei Mussulmani. I Greci stabiliti in Egitto seguivano al contrario la religione dell’ imperatore, e per questa ragione chiamavansi Melchiti , che suona Realisti. Beniamino dopo la ritirata di Pietro, patriarca Melchita nel 653, rimase solo in possesso della Chiesa d’ Alessandria e di tutte le sue dipendenze sino alla sua morte, clic secondo Elmacino avvenne l’anno 40.° dell’Egira, l’S di tybi, dell’Era de’Martiri, giusta i Cofti, cioè il 3 gennaio dell’anno 66i°. Egli pervertì la Chiesa di Etiopia colla predicazione fatta da un vescovo e da qualch’ altro ecclesiastico da lui inviati sul luogo, i quali riuscirono a farvi adottare gli errori dei Jacobiti. T9