CRONOLOGIA STORICA guante fu mandato in esilio a Cucuse nella piccola Arme* nia alle falde del monte Tauro. Mentre veniva quivi condotto provarono la più violenta persecuzione tutti quelli die aveano parlato liberamente o presa la penna in sua difesa. Ciò che più duole si è il ravvisare tra’suoi avversarli personaggi santi- ed illustri, quali sant’Epifanio e san Girolamo sedotti dalle calunnie de’suoi nemici. Papa Innocente I, non rimase però allucinato da’loro artifizii. E- f;li si dichiarò altamente per san Giovanni Grisostomo e o consolò con lettere nel suo esilio inducendo inoltre l’imperatore Onorio a scrivere in suo favore all’imperatore Arcadio di lui fratello. Ma questa pratica riesci vana. Il santo vescovo dopo aver lunga pezza sofferto a Cucuse , luogo deserto ove gli mancavano le cose più necessarie alla vita, fu trasferito ad Arabissa, poi a Pitiunte sul Ponto Eusino. Ma nel viaggio a questo suo ultimo luogo di esilio , oppresso dai mali trattamenti dei soldati che lo scortavano, morì in cammino a Cornane il i4 settembre 407, anno 3.° del suo bando, io.° del suo episcopato in età di 60 anni. La superiorità de’suoi talenti, l’eminente santità di sua vita , e lo zelo con cui attaccò i vizii dei grandi ne’ suoi sermoni, furono altrettanti delitti agli occhi dei suoi persecutori. Egli è meritamente riguardato come il più eloquente dei padri della Chiesa. Tredici volumi in folio formano la compiuta edizione * delle sue opere dataci da Montfaucon. XIII. ARSACE intruso. 4o4. ARSACE, fratello di Nettario, prete della gran Chiesa di Costantinopoli e uno degli accusatori di san Giovanni Grisostomo, fu posto in sua vece il 27 giugno del-1’ anno 4^4 in età di 80 anni. Ricusando il popolo di comunicare con esso lui, egli mise in opera la violenza per farsi riconoscere. Morì 1’ 11 settembre 4o5 dopo 14 mesi, e 16 giorni di episcopato. » Ella è ben poca cosa, osserva » Tillcmont, questa durata in confronto di un’eternità di « pena da lui meritata colla sua ambizione, i suoi sper-