DEI PAPI Annullò l’elezione fatta fare dall’imperatore Enrico VI di Federico suo figlio, ancora fanciullo in re dei Romani. Ma siccome Enrico col suo testamento 1’ avea nominato tutore di questo giovine principe, egli si fece un dovere di sostener i suoi diritti ereditari! sul regnoi di Sicilia, e riuscì a farli valere. ( Ved. i re di Sicilia). E vero però ch’egli confermò dappoi a Federico il titolo di re dei Romani che gli era stato di nuovo decretato in una dieta tenuta nel 1210. Si astenne però dal coronarlo imperatore. L’interdetto che fulminò Innocente sul regno di Francia nel 1200 in occasione del divorzio del re Filippo Augusto con Ingeburge , eccitò una straordinaria sorpresa. Randissi allora in parecchi luoghi per suo ordine una nuova crociata pel soccorso di Terra-Santa, i cui affari erano presso che interamente rovinati. Questa spedizione divertita altrove ( a Costantinopoli ) contra le sue intenzioni, lo rese l’arbitro dell’impero d’Oriente. Nell’anno 1204 confermò il titolo di re di Roemia a Prcmislas con una bolla data il 19 aprile. Egli spedì 1’ anno stesso in Rulgaria un legato il quale nell’8 novembre coronò Joannice re de’Bul-gari e dei Valacchi. Coronò poi personalmente 1’ 11 dello stesso mese in Roma Pietro lì, re d’Aragona. Gli ‘Albi-gesi faceano allora grandi avanzamenti in Linguadocca. L’ anno 1208 egli predicar fece una crociata contro quegli eretici, e contro Raimondo YI, conte di Tolosa che li proteggeva. Tutta Francia così animata, die’ di piglio al-1’ armi (V. i conti di Tolosa). Al 24 marzo dell’ anno stesso Innocente pose all’interdetto col mezzo de’suoi legati il regno d’Inghilterra pel rifiuto del re Giovanni di richiamar l’arcivescovo e i monaci di Cantorbery da lui scacciati. Nel momento che agiva in tal forma contro il re d’Inghilterra, dispiegava lo stesso rigore verso l’imperatore Ottone IV, dopo averlo sostenuto pel corso di 10 anni contro Filippo di Svevia suo rivale, ed incoronato a san Pietro di Roma il 27 settembre 1209. Ma per essersi in seguito ricusato di restituire alla Chiesa il patrimonio della contessa Matilde, fu da Innocente scomunicato Panno dopo. Profittò accortamente Innocente di quella spezie di anarchia in cui ridotto aveva l’impero per fortificare la sua potenza temporale sopra solide basi. Egli si rese