DEI PATRIARCHI EC.< 36g XXXVIII. ERMONE.. 3o2. ERMONE , succedette a Zabda. Eutichio non. che Niceforo e Teofane, gli danno 9 anni di episcopato; donde conclude Tillemont che mori nel 311. Si potrebbe peraltro prolungare la durata del suo governo sino al 3i2 poiché la cronica di Eusebio la colloca all’ anno dopo la proraossioue del suo successore. I Greci celebrano la sua memoria il 7 marzo , e" gli attribuiscono la gloria di aver inviati in missione parecchi vescovi tra le nazioni barbare, in ispezieltà nella Scizia al monte Tauro. XXXIX. MACARIO. 3i3. MACARIO, fu nell’anno stesso elevato alla Cattedra di Gerusalemme. Alessandro, vescovo di Alessandria, conoscendo il suo zelo per la purezza della Fede scrisse a lui contra Ario cui egli avea per la seconda volta condannato. Nell’anno 325 intervenne al Concilio di Nicea adunato contra quell’ eresiarca. In esso fu dichiarata apostolica la Cattedra di Gerusalemme, accordata la primazia al suo vescovo sopra tutti i suoi comprovinciali, senza pregiudizio però dei diritti del metropolita. Macario ebbe parte nella scoperta fatta nell’anno 826 0 327 degli strumenti della passione del Salvatore, e provò la vera croce sopra malati da essa guariti, Conghiettura Tillemont che sia egli vissuto sino al 331. La Chiesa romana onora la sua memoria nel dì 10 marzo. XL. MASSIMO III. 331. MASSIMO, giusta san Girolamo e Sozomcno, succedette immediatamente a Macario di cui era stato coadiutore. Egli era uno dei confessori condannati alle miniere dall’imperator Massimiano dopo aver loro cavato l’occhio dritto, e bruciato il garetto sinistro. Macario lo avea da prima ordinato al vescovato di Diospoli; ma ad T. II. 2/1