DEI PATRIARCHI EC. 4 • i alcuni anni nella solitudine con Basilio suo illustre amico; poscia amministratore del vescovato di Sasime da lui abbandonato nel 375 per ritirarsi a Seleucia, venne a Costantinopoli dopo la morte dell’ imperatore Valente per prendere il governo di quella Chiesa. Egli avea ricevuto questa commissione a proprio malgrado ma n’era stato incaricato da Pietro d’ Alessandria ad istanza di parecchi vescovi raccolti in Antiochia. Quasi che subito però Pietro mandò a coprire la Sede di Costantinopoli il filosofo Cinico MASSIMO ; il. quale venne scacciato dal popolo avendone però riportata P ordinazione in segreto. Papa Dama-so, intesa quest’ordinazione, la disapprovò. Nel Concilio di Costantinopoli dell’ anno 381 venne confermata l’elezione di Gregorio. Le mormorazioni però dei vescovi Egiziani lo indussero a dare la propria abdicazione. Con ciò la Chiesa di Costantinopoli si vide privata di uno de’ maggiori luminari e del difensor più zelante della Cattolica religione. Gregorio essendo ritornato a Nazianzo governò ancora per qualche tempo quella Chiesa ; poscia avendovi fatto porre un vescovo, andò ad inselvarsi un’altra fiata nel suo ritiro ove morì l’anno 3gi colla riputazione di uno de’più santi vescovi, e dei genii più belli del suo secolo. XI. NETTARIO. 381. NETTARIO, senatore di Tarso, e semplice catecumeno, venne scelto dall’ imperatore Teodosio tra parecchi candidati che eli furono presentati per coprire la Sede di Costantinopoli, e ricevette l’ordinazione episcopale alla presenza del Concilio tenutosi in quella città. Il suo governo fu più saggio ed illuminato che non sembrava prometterlo lo stato donde fu improvvisamente tratto. Nell’anno 3cjo in occasione di uno scandalo avvenuto nella sua Chiesa egli soppresse la carica di penitenziere, lasciando a ciascun fedele la libertà di scegliere qual sacerdote meglio volesse per ascoltare la sua confessione e condurlo sulla via della penitenza sia pubblica ovvero secreta, giusta P ordine dei canoni stabilito. La condotta di Nettario in tale argomento fu imitata da tutti i vescovi di