DEI PATRIARCHI EC. 3?.7 tiocliia c sempre favoreggiatore degli Ariani. Tillcmonl colloca la sua morte al 34^ e ^ P- Mansi al 34^. XXIX. STEFANO Eretico. 345. STEFANO, prete altravolta deposto per le sue empietà, fu prescelto dagli Ariani per succedere a Placil-lo. Intervenuto egli l’anno 347 al Concilio di Sardica, fu del novero di quelli che ritiraronsi a Filippopoli, vedendo che quest’assemblea non voleva condannare nè sant’Atanasio nè gli altri difensori della verità. Gli Eusebii furono l’anno 348 costretti di deporto per una scaltrezza detestabile da lui praticata coi deputati del Concilio di Sardica (Tillemont). Il p. Mansi che colloca il Concilio di Sardica nel 344j mette la deposizione di Stefano nel 345 (Ved. il Concilio di Sardica). XXX. LEONZIO Eretico. 348. LEONZIO, di nazione frigio e prete, fu dagli Eusebii collocato in luogo di Stefano. Egli non era migliore del suo antecessore. Fu maestro di Aezio capo degli Anomei cui creò diacono nel 35o, e fu quasi subito costretto a deporre. Leonzio era tanto più a temersi quanto che mascherava la sua empietà sotto l’apparenza della moderazione. I preti Flaviano e Diodoro ebbero cura di premunire i Cattolici contra le insidie eh’ egli loro tendeva. Essendosi da lui separati, insegnarono ai fedeli a salmeggiare nelle pubbliche orazioni alternativamente e a due cori : pratica che indi si diffuse da per tutto. Si crede pure elle per distinguersi dagli Ariani essi cantar facessero alla fine di ciascun salmo : gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, laddove quegli Eretici dicevano : gloria al Padre nel Figlio e nello Spirito Santo. Morì Leonzio P anno 357, ovvero al principiar del susseguente (Til-lemont, Rollando, le Quicn).