i8 CRONOLOGIA STORICA maggior parte dei martirologii venga posta al 20 aprile. La Chiesa fu crudelmente perseguitata sotto il pontificato di Marcellino. Massimiano Galerio colla sua famiglia, e colle sue armate vi diè principio nell’anno 298; poi sospinse Diocleziano a quella sanguinaria persecuzione, ch’è la decima della Chiesa : e che cominciò a Nicomedia il 23 febbraio dell’anno 3o3. In quel giorno fu atterrata la Chiesa; alla domane pubblicossi un’ editto che ordinava la demolizione di tutte le Chiese, e l’incendio di tutti i libri sacri. Sino dai primi giorni dell’anno susseguente (3o4) si emanò contro tutti i Cristiani generalmente un altro editto che produsse orribile macello. I Donatisti in odio della Sede romana accusarono Marcellino di aver piegato sotto questa persecuzione, e sagrificato agli idoli. Ma l’accusa è calunniosa, e ne lo spurga sant’Agostino nella sua opera contro Petiliano. Gli atti del Concilio di Sinuessa, dai quali è riportata, non furono immaginati che lunga pezza dopo, e fa meraviglia che una simil fola si conservi ancora nel breviario, romano. Dopo la morte di Marcellino la Sede di Roma restò vacante sino all’anno 3o8. XXIX. SAN MARCELLO. 3o8. MARCELLO, romano di nascita, fu innalzato gl soglio pontificio dopo una vacanza di 3 anni, 6 mesi e 25 giorni. La conformità del nome di Marcello con quello del suo predecessore fece talvolta confondere l’uno coll’altro, come s’essi non fossero che un papa solo, a tal che sì Eusebio che san Girolamo non fanno parola che di Marcellitio; ma ciò è uno sbaglio. Marcello e Marcellino sono due papi differenti. Tra le molte prove certissime abbiamo l’epitaffio fatto da san Damaso a Marcello che non permette di dubitarne, e ch’è al tempo stesso un testimonio glorioso del suo zelo per le regole della penitenza. Eccolo : Ve.rid.icus rector, lapsis quia crirnina fiere Pracdixit miseris , fuit omnibus hostis amarus. Ilinc furor, hinc odium sequitur, discordia, lites,