DEI PATRIARCHI EC. 39/i Corrado e del re Luigi il Giovine, die da lui vennero accompagnati all’assedio di Damasco. È noto l’esito infelice di tale spedizione. Egli ebbe parte in un’ altra che sortì migliore fortuna. Difatti in forza de’ suoi consigli c delle sue esortazioni, i crociati avendo posto l’assedio al-l’importante piazza di Ascalona nel mese di febbraio u53, se ne impadronirono nel giorno 19 agosto susseguente (Pagi ad liunc an.). L’anno 1155 alla primavera passò in Italia a lagnarsi col papa del rifiuto degli Ospitalieri a pagare ai prelati la decima de’loro fondi. Egli fu male accolto e ritornò pieno di confusione. Morì a Gerusalemme il 20 novembre dell’anno in età di circa 100 anni. Vili. AMAURI. 1157. AMAURI, nativo di Necle, diocesi di Noyon, e priore del santo Sepolcro, fu contra le regole e pel credito delle due sorelle del re eletto patriarca di Gerusalemme. Si mantenne ciò malgrado sulla sua Sede ed ottenne anche dal papa il pallio benché l’arcivescovo di Cesarea ed il vescovo di Bethlemme avessero interposto a Roma 1’ appello della sua elezione. Egli presedettc nell’anno 1160 al Concilio di Nazareth, ove fu confermata quella di Alessandro III, non senza però forte discussione. A detta di Guglielmo di Tiro, egli era letterato ma semplice e poco adatto ad occupare un posto sì grande. Morì il 6 ottobre dell’anno ubo. IX. ERACLIO. 1180. ERACLIO, d’Alvernia, arcivescovo latino di Cesarea, fu il 16 ottobre 1180 eletto a succedere al patriarca Amauri. Nell’anno 1184 Eraclio fu dal re Baldovino IV, spedito in Occidente co’ due gran mastri dei cavalieri a chieder soccorsi contra i progressi di Saladino. Dopo qualche soggiorno in Italia egli giunse il 16 gennaio 1185 a Parigi e presentò al re Filippo Augusto le chiavi della città di Gerusalemme in un a quelle del santo Sepolcro ,