CRONOLOGIA STORICA maggio il maresciallo Luigi Marillac, arrestato due anni prima in Italia in mezzo all1 armata eli’[egli comandava, fu decapitato in Greve come colpevole di peculato, di concussione , di falsario e di oppressioni esercitate contra i sudditi del re. Ma il suo maggiore delitto agli occhi del cardinale, ed il solo che gli attrasse la morte, fu di essersi dichiarato a favore della regina e delduca d’ Orleans (i). Il cardinale che Io aveva fatto condannare da una' commissione formata a suo talento , si beffò, per quanto fu detto, egli stesso de’suoi giudici, quando venn’ero a partecipargli la sentenza. Convien confessare, disse loro , che Dio dà a•? giudici lumi tali eh’ ei non concede agli altri uomini, giacche voi avete trovato di che condannare a morte il maresciallo di Marillac, laddove io non avrei creduto che vi fosse soggetto per fustigare un paggio (2). Il duca d’Orleans abbandonato dal duca di Lorena pel trattato di Vie, erasi ritirato ne’ Paesi-Bassi , ove concertava colla regina sua madre i mezzi di destar dei movimenti nel regno. Assicurato di alcuni partigiani, entrò nella Sciampagna il i3 giugno i632 alla testa di duemila Spagnuoli, attraversò la P>orgogna e andò a raggiugnere in Linguadoea il maresciallo di Montmorenci. Il duca (li Lorena avendo di nuovo prese le parti del principe, il re marciar fece contra di lui i marescialli de la Force e di Effiat, che impadronir onsi di Pont-à-Mousson, Bar-le-Dtio e san Michele. Nel di 23 giugno Luigi stesso si mosse per recarsi ad investire Natici. 11 duca però lo prevenne colle sue sommissioni, e il a(i giugno conchiuse a Liverdun un trattato con cui vendette al re Clermont, cedendogli inoltre Jamets c Stenai per quattr’ anni. Luigi si pose tosto in marcia per inseguire il fratello in Linguadoea. II 22 luglio gli stati (1) La sentenza fu pronunciala nella casa di campagna del cardinale. Si osservarono sì poco i riguardi nell’istruire il suo processo che fu posto nel numero dei giudici uno degli autori di una infamante satira con tra i Marillac. (2) Marillac dopo la lettura fattagli della sua sentenza, di ss’ egli stesso. È ben strano che mi abbiano perseguitato come fecero. Nel inio processo non si tratta che di paglia, di legna, di pietre e di calce; non 6 è di che far battere un lacchè. Un uomo del mio carattere si accusa di peculato ?