48o CRONOLOGIA STORICA spagnuola comandata dal conte di Gages. Il 22 aprile capitolò Parma. Il 2 maggio si arrese Valenza al generale Leutrum. Il 16 giugno D. Filippo attaccò presso Piacenza il nemico obbligancTolo a ritirarsi. Dopo essersi impadroniti di Seravalle e di Gavi marciarono gli Austriaci alla volta di Genova, e francarono molte gole, quella tra le altre della Bocchetta. D. Filippo tenne il 24 agosto un consiglio di guerra a Genova , in conseguenza del quale egli prese la via d’Antibo, mentre le truppe di Francia e di Spagna marciarono verso Nizza. Il 6 settembre si arrese Genova al marchese di Botta, generale dell’esercito austriaco. D’altro lato il re di Sardegna s’impadronì di Savona e di Finale in un ai suoi castelli ed investì la cittadella di Savona che si difese sino al 18 dicembre. Dopo tali spedizioni le truppe austriache e piemontesi essendo raggiunte, marciarono verso la contea di Nizza, in cui entrarono il 16 ottobre. D. Filippo si ritirò per consiglio de’ suoi luogotenenti generali , lasciando guarnigione nella cittadella di Villafranca e nel castello di Montalbano ; egli fece rivalicare il Varo al suo esercito il giorno 18 e si recò ad Autibo in un al duca di Modena. Alcuni giorni dopo il re di Sardegna giunse a Nizza : per suo ordine un distaccamento di settecento uomini passò il Varo; il marchese di Crussol lo avviluppò e parte lo tagliò a pezzi , parte lo fece prigioniero. Nel 23 la guarnigione del castello di Ventimiglia fu costretta a capitolare dopo vigorosa resistenza, e la stessa sorte s’ ebbe la cittadella di \ illafranca. La notte del 2g al 3o novembre il nemico passò il Varo, entrò in Provenza, e si avanzò sino alla città di Grasse, incendiò il borgo san Lorenzo e due altri villaggi ed accampò il 3 dicembre sotto Antibo, di cui fecero il blocco. Il maresciallo di Belle-Isle inviato per sostituire il maresciallo di Maillebois , si arrese il i.° dicembre all’esercito di Provenza: egli arrestò i progressi dei nemici, i quali a malgrado la loro superiorità non poterono stabilirsi al di qua dell’Argens nè impadronirsi di verun posto importante. La rivoluzione avvenuta a Genova in tali circostanze, fece una fortunata diversione. I Genovesi sopportando impazientemente il peso degli Alemanni, rivoltaronsi in occasione di un colpo di canna da-