/fgo CRONOLOGIA STORICA de venne che gli uffiziali referendarii non potevano avervi voce se non che al numero di quattro. Il divieto pareva aumentasse il numero dei rifiuti ai sacramenti, e il re con lettere-patenti del 22 febbraio 1^53 ingiunse al parlamento di sospendere ogni inquisizione e procedura relativamente a tale materia sino a che non venisse altrimenti disposto. Il «parlamento decretò si facessero contra queste lettere delle rimostranze, ma il re avvertitone dell’ oggetto, ricusò di riceverle. Nel 5 maggio furonvi nuove lettere-patenti in forma di comando per la registrazione di quelle del 22 febbraio. Il 7 decreto del parlamento che dichiara ; non poter senza mancare al proprio dovere ed al proprio giuramento , ubbidire alle dette lettere in forma di comando. Nel giorno g i magistrati che componevano i referendarii furono esiliati in parecchie città della provincia, e quattro di essi costituiti prigionieri. Nell’ 1 1 fu trasferita la gran camera a I’ontoise. L’ 8 settembre madama la Delfina partorì un principe a cui il re die1 il nome di duca d’Aquitama; morì questo principino il 22 febbraio susseguente. Il 7 ed 8 novembre la gran camera fu esiliata a Soissons. L’11 si stabilì con lettere-patenti una camera reale in Parigi destinata a far giustizia in luogo del parlamento. Il cancelliere fece l’apertura di questo tribunale il giorno i3 agli Agostiniani Maggiori.- Gl’ Inglesi che dopo P ultimo trattato di pace meditavano una nuova guerra contra la Francia, si' dichiararono finalmente Fanno 1754 coll’aver fatto costruire un forte in America sulle terre francesi vicine all’Acadia. De Con-trecoeur comandante del Canadà deputò loro il signor de Jumonville incaricato di una lettera che gl’invitava a non intorbidare la pace ed a ritirarsi dalle terre spettanti alla F’rancia. Ma il deputato fu vilmente assassinato il 24 maggio da quelli cui era indiritta la lettera, e la sua scorta composta di trenta uomini fu fatta prigioniera. Nel 3 luglio de Villiers fratello di de Jumonville per vendicare tale perfidia, marciò per ordine del comandante contra gl’inglesi, attaccò e levò loro il forte della Necessità; ma invece di far subire agli assediati la pena del taglione che essi meritavano per la morte di suo fratello , si contentò