DEI RE DI FRANCIA ne nelle linee francesi con una grandine di dardi che scoccavano con destrezza pari alla forza. Convenne quindi adoperare, contr’ essi delle medesime armi. Ma amarono meglio di stipendiare degli stranieri esperti a maneggiarle, benché d’altronde quasi sempre cattivi soldati, di quello che usarne eglino stessi. Filippo di Valois è il primo re di Francia che abbia impiegato due angeli sostenenti le sue armi. Finalmente vedesi sotto questo regno- il primo decreto che dichiara la regalia aperta ai benefizii di un prelato francese promosso al cardinalato. Esso fu emanato il 17 febbraio 1338 (V. S. ) all’occasione di Pietro Roger arcivescovo di Rouen (che fu poi papa Clemente VI) stato da Eugenio IV nominato al cardinalato il 19 dicembre precedente. Supponevasi a quel tempo che i cardinali essendo obbligati di risiedere in Roma per esercitarvi i loro titoli , non potessero al tempo stesso possedere altrove un altro benefizio che richiedeva la loro presenza. Da quell’epoca i prelati elevati al cardinalato ottennero dispensa dalla Santa Sede di possedere in commenda i lor vescovati; ma i re di Francia hanno sempre voluto da essi un nuovo giuramento di fedeltà. GIOVANNI II detto il BUONO. L’anno i35o GIOVANNI, duca di Normandia, nato il 26 aprile i3ig nel castello del Guè-de-Maulni , presso del Mans, succedette il 22 agosto i35o al re Filippo di Valois, di lui padre, e fu consacrato a Reims il 26 settembre susseguente. Continuarono le ostilità tra la Francia e l’Inghilterra , a malgrado della tregua conchiusa sotto il regno precedente. Giovanni segnalò il principio del suo regno con un tratto di dispotismo più degno di un impe-rator turco che non di un re di Francia. Il iti novembre i35o egli fece arrestare il contestabile Raule conte d’ Eu e di Guiñes, sospetto di tradimento, c la notte del 19 gli fece troncar la testa davanti l’albergo di Nesle senza formalità di processo. Fu conferita la carica di contesta-