DEI RE DI FRANCIA 273 per la breccia. Antonio re di Navarra che comandava quest’assedio, riportò una ferita alla spalla di cui morì il 17 novembre susseguente ad Andeli ov’crasi fatto trasportale. La dedizione di Rouen trasse seco l’assoggettamento delle altre città di Normandia. Il principe di Coudè, ricevuto soccorsi dai Protestanti, cui Andelot aveva condotti di Germania, si avanzò sino a Parigi, e ne attaccò i sobborghi. Ricacciatone dal duca di Guisa, egli si ripiegò sulle frontiere della Normandia colla mira di unirsi agl’Inglesi. Inseguito dai Cattolici fu sconfitto c fatto prigioniero presso Dreux il 19 dicembre dal duca di Guisa (1), e il contestabile poscia fu fatto prigioniero da un uffiziale alemanno chiamato Wolpert-va-Dersz. Le prime nuove che giunsero alla corte di questa battaglia recavano essere stata perduta. Ebbene, disse Caterina de’Medici, reciteremo le nostre orazioni iti francese. In questa giornata rimase ucciso nel primo dei quattro attacchi ch’ebbero luogo, il maresciallo di sant’Andrea e mortalmente ferito il duca di Nevers. Il maresciallo fu compianto, perch’era il più amabile cavaliere de’suoi tempi; la sua urbanità pareggiava la greca e la romana. Gli Ugonotti, che non lo amavano , lo chiamavano V archibuggiero del Ponente. E osservabile che il duca di Guisa e il principe di Condù dormirono nel- lo stesso letto (2) la sera della- battaglia. Si aggiunse anche che il principe non potè chiuder occhio in tutta la notte e che il primo dormì profondamente come se stati fossero i più intimi amici. Il contestabile ed il principe furono poscia cambiati. 11 21 aprile di quest’anno morì il Cardinal di Tournon arcivescovo di Lione in età di settan-tatre anni. Senza trascurare i suoi interessi particolari, egli aveva impiegato tutta la sua vita per promuovere il bene della religione e dello stato. Forse che senza di lui Francesco I si sarebbe lasciato sedurre dagli artifizii della pretesa riforma. (0 Si noli che ile Guisa non aveva altro grado militare che quello iti capitano ile1 gendarmi; ma nessuno mai si ardì di dargli verun ordine, ed egli poi ne diede a tutto l’esercito. (2) II coslilme di esibire il proprio letto non cessò di essere in uso se non sotlo la minorità di Luigi XIV. Luigi XIII aveva diviso quello del contestabile di Luines. T. V. 18