CANTI ILLIRICI 79 (In Dalmazia cantasi alquanto diversa. La madre chiama dalla montagna il figliuolo, fingendosi in fine. Egli viene, e la trova che spazzava la casa. L’inganno Io irrita). Corrucciato passeggia su e giù per la torre : — Tremagli sotto dal fondo la torre (1). (La madre gli dice il perchè; gli ordina d’allestire il cavallo, e vestirsi riccamente): E prendi il gabbano Che nuovo ci hai : Quando monti il grande morello, Tre braccia se ne strascica per le terre. — (Allestisce il cavallo). Ci mette una gran sella In cui sono tre piastre care. Il giovane s’avvia dietro al corteo : Dietro gli corre il fratello Nicola : Michele, mio vero fratello, Ferma un po’ (se sano tu sia!), Finché ’1 fratello due parole ti dica. Quando raggiungi gli svati adorni, Diranno i nove visiri (2) : Ve’ p. . . .di Bulgaro nero, Ch’oggi dietro ci tenne Per il tozzo e ’I bicchiere di vino, E per un lacchezzo di carne vermiglia ! Ma tu di ciò non ¡stizzire, fratello; Nè uccidere nè sperperare il corteo. Tu sei, fratello, sempr’uso Appisolarti tra giorno dopo il mezzodì Presso le pecore al monte di Sciarra. A cavallo il sonno ti porterà via, (1) Di legno il palco. (2) Ministri del re. Stefano imperatore aveva istituite in sua corte tutte le dignità bizantine. Ma qui lor dà nome turco.