DEI RE DI FRANCIA 455 Nell’anno 1717 il re essendo giunto il i5 febbraio all’età di sett’anni, passò dalle mani della duchessa di Ventadour sua aia a quelle del maresciallo de Villeroi nominato suo governatore. L’antico vescovo di Frejus , Ercole di Fleury, gli fu dato a ¡¡precettore, e il celebre abate Claudio Fleury per suo confessore. L’ 8 maggio il czar Pietro il Grande giunse dall’ Olanda a Parigi donde partì il 20 giugno seguente per ritornare in Russia dopo aver interamente soddisfatto alla sua curiosità ( V. il suo articolo). Quanto ad affari ecclesiastici, nel i.° marzo i vescovi di Mirepoix (la Broue), di Senez (Joanen), di Montpellier ( Colbert), di Boulogne (de Langle) appellarono della costituzione Unigenitus al futuro Concilio generale. Il 5 questi quattro prelati essendosi recati alla Sorbona-, vi notificarono il loro appello in una assemblea numerosa della Facoltà teologica, la quale vi aderì solennemente. Il 12 si notificò una simile adesione della Facoltà dell’ arti. Quella di diritto e di medicina fecero lo stesso l’an 110 dopo. Le facoltà di teologia di Reims e di Nantes, un numero grandissimo di ecclesiastici secolari e regolari, molti capitoli e comunità , si garantirono con cgual mezzo contra la costituzione. I quattro vescovi ebbero pure degli imitatori tra i loro confratelli, nel numero dei quali fu il Cardinal di Noailles. Le mosse che faceva il cardinal Alberoni ministro di Spagna, per togliere all’ imperatore i suoi possedimenti di Italia , per far deporre Giorgio 1 re d’Inghilterra e per della sua attenzione, sedotto dal suo ministro. Oggi però è dimostralo che l’agricoltura, di cui Sull! faceva l’oggetto suo principale, è molto superiore in utilità al genere di commercio di cui parliamo. In fatti, come osserva Thomas (Elog. de Sulli n. p. 3ii) #3 coloro che sanno che il lusso »delle sete fece decadere in Francia le lane; che l’avvilimento delle lane » ricade sul numero delle pecore; che la diminuzione di queste ha alterato n una delle sorgenti della fecondità ; coloro che sanno che 1’ agricoltura in 33 Francia non produce oggidì se non un sesto di ciò che rendeva a quel 33 tempo, e che -per guadagnare alcuni milioni nel fabbricare e vendere delle 33 belle stoffe, la Francia perdette dei miliardi sul prodotto delle terre; quelli 33 finalmente che calcolarono che due milioni di coltivatori possono far na-33 scere un miliardo di produzioni mentre tre milioni d’artisti non proiluco-»3 no allo stato che settecento milioni di mercanzie manufatte, costoro cerasta mente non saranno così pronti a condannare un grand’uomo (Salii) »3.