302 CRONOLOGIA STORICA Nel i586 si videro tre Enrichi co’loro partigiani armati l’un contra l’altro; cioè il re di Francia, quello di Navarra c il duca di Guisa. Questa guerra non produsse avvenimenti notevoli, ma nudrì e fortificò l’odio reciproco dei partiti. Quello dei sedici contra Enrico III, era il più velenoso e più ardente. L’ anno (58j essi formarono un tentativo per togliere a questo monarca la corona e la libertà. Egli ne fu avvertito ma non se ne diede veruna cura. Il duca di Epernon (i) arrestò peraltro i disegni dei faziosi coll’ impadronirsi della Bastiglia e dell’ arsenale. Il duca di Majenne fratello del duca di Guisa, uscì allor di Parigi, non credendosi più in luogo sicuro. Si disseminarono libelli sediziosi contra il re. Il 20 ottobre il duca di Joyeuse perdette la battaglia di Coutras nella Guienna contra il re di Navarra e perì nell’azione (2) con Claudio di Saint-Sauveur di lui fratello cadetto. Alcuni pretendono die il primogenito fu ucciso a sangue freddo. Il re di Navarra, prima del combattimento , se si presta fede alle Memorie di Suiti, aveva detto al principe di Condè ed al conte di Soissons : Rammentatevi che siete del sangue dei Borboni, e viva Dio vi darò a conoscere eh’ io sono il vostro primogenito. E noi, risposero essi, vi faremo vedere che siamo de’ buoni cadetti. Aveva pur detto a’suoi soldati mostrandogli il duca di Joyeuse: » Amici, ecco un » nuovo maritato la cui dote è ancora tutta intera ne’suoi » scrigni. Tocca a voi di ritrovarla ». Il matrimonio del duca non era tanto recente, essendo stato fatto sino dal 24 settembre 1581 con Margherita di Lorena, sorella della regina di Francia. Enrico du Bouchagc suo fratello minore (1) Gianluigi de Nfgaret, fatta duca d’ Epernon e pari di Francia nel mese ili novembre i58i. (2) Sul cominciar della battaglia il re di Navarra e quelli della religione si prosternarono in terra per pregar Dio. Il duca di Joyeuse riguardandoli come gente che sembravano di già tutti umili e.1 abbattuti, disse a M. de Lavardin : Essi sono nostri ; non vedete voi come sotto mezzo sconfitti e disfatti? a vedere il loro contegno, direbbonsi genti che tremano. .— Non li supponete tali, soggiunse Lavardin, li conosco meglio di voi ; fanno bensì da gonzi e di buona pasta, ma che si venga alla carica o li troverete diavoli e leoni ; risovvenitevi di io ve V ho detto.