CRONOLOGIA STORICA cessivo abdicò I1 impero in favore di Ferdinando di lui fratello. Continuò dunque la guerra cqntra Filippo li re di Spagna maritato sino dall’anno if>54 con Maria regina d’Inghilterra. L’anno i55y il duca di Guisa partì per l’Italia nel mese di gennaio col fiore delle truppe e della nobiltà francese. Fece peraltro pochi progressi. Il duca d’ Alba piombando sullo stato ecclesiastico obbligò il duca di Guisa a recarsi in aiuto del papa, e indi a poco fu richiamato in Francia. Verso quel tempo la regina d’Inghilterra, moglie di Filippo 11, dichiarò guerra alla Francia. Venne assediato san Quintin in (’¡cardia da Emanuello Filiberto duca di Savoja, alla testa dell’esercito spagnuolo. L’ammiraglio di Coligni erasi ivi rinchiuso con suo fratello d’ A'ndelot. I Francesi comandati dal contestabile, tentarono di far entrar soccorsi nella piazza, e riuscirono ad introdurvi alcune truppe; ma furono talmente sconfìtti nel ritirarsi che di tutta l’infanteria non rimasero che soli ottanta uomini. Il contestabile e presso che tutti gli uffiziali generali furono fatti prigionieri, ferito a morte il duca di Enghien, e distrutto il fiore della nobiltà. Al romove di questo fatale avvenimento accaduto il io agosto, tremò Parigi, e la Francia si credette alla vigilia della sua perdizione. Carlo Quinto intesa la nuova nella sua ritirata, domandò se suo figlio fosse in Parigi. Il duca di Savoja e tutti i capi del-f esercito nemico, erano effettivamente d’avviso di marciar dritto verso quella capitale, ma mancarono loro l’occasione. Filippo ch’era stato occupato a pregar Dio nella sua tenda con due Francescani durante la battaglia, non aveva voluto lasciar dietro lui san Quintin. Coligni continuò a ditendersi, e la piazza non fu espugnata che all’undecimo assalto che fu dato il 27 agosto. Dopo questa spedizione gli Spagnuoli presero il Catelet, sorpresero Noyon e Chau-ni mentre gl’inglesi s’impadronivano di Ham. Il duca di Guisa, richiamato dall’Italia, scacciò da Bresse il barone (}i Polleville accampato presso Bourg con oltre ventimila uomini e sventò i loro disegni contra Lione. Pare che la Francia attendesse il ritorno di questo principe per riparare alle sue perdite. Giunto che fu alla corte, fu creato luogotenente generale .degli eserciti, titolo che allora equivaleva a quello di generalissimo ; e non tardò a mostrai'-