DEI RE DI FRANCIA 161 » tart fu condannato dai nostri uomini ligii giudicanti nella » nostra corte a Peronne .... ad essere trascinato ed » impeso. Pel quale giudizio fu trascinato e condotto so-» pra una carretta dal carnefice sino alla forca , gli fu » posto il laccio al collo, e allora si presentò Giovannina ■> Mourchon, detta Rebaude, giovine fanciulla nativa di n Ilam lincourt, supplicando e ricercando al detto prevo-» sto o suo luogotenente che il detto Doutart può averlo » in matrimonio nel caso che a noi piacesse, per lo che » fu ricondotto e rimesso in prigione .... Col tenore y> di queste lettere, gli rimettiamo, perdoniamo e lascia-» mo il fatto nel caso suddetto » . Veggonsi di simili lettere accordate da Carlo V nel i3j6 ( Du Cange, Suppl. verbo matrimonium). Durante i prim’ anni del regno di Carlo VI, il marco d’oro e quello d’argento furono allo stesso prezzo del regno precedente. Ma la guerra ch’ebbe a sostenere con-tra gl’ Inglesi, obbligò a rialzarne il valore in diverse riprese, di guisa che nel 1420 il marco d’oro valeva cen-tosettantauna lira, tredici soldi e quattro denari, e il marco d’argento ventotto lire. Sotto Carlo VI le truppe deposero il giaco ossia l’abito di maglia per ripigliar l’armatura di ferro battuto, che per fare un’armatura compiuta consisteva in un elmo ed una corazza alla quale si univano i bracciali, ed i cosciali. CARLO VII detto il VITTORIOSO. L’anno 1422 CARLO, Delfino di Francia, nato il 22 febbraio i4o3 (N. S.) avendo inteso ad Espali presso du Pui il 27 ottobre 1422 la morte di Carlo VI suo padre, si vestì a lutto, e l’indomani indossata la porpora, si recò alla cappella del castello, ove i cortigiani dispiegato avendo il gran vessillo della Francia seminato di gigli d oro , lo acclamarono gridando Viva il re! Di là marcio in fretta a Poitiers e fu incoronato con maggior pompa. Nel tempo stesso il duca di Retfort, nominato dagl’inglesi per reggente di Francia, osservava tutte le formalità T. V. ,,