196 CANTI ILLIRICI diversa vicenda, la sete d’acqua e di sangue, l’albergo che biancheggia salvatore, la frode pia dell’ostessa, le inaspettate catene che tirano a terra il briaco ; e que’ brindisi reciproci d’onta e di morte, intanto che i dugento preti, i trecento monaci, i dodici vescovi, e i quattro patriarchi bevono piamente adagiati, alla gloria di san Giorgio e alla salute dell’ospite vicino al patibolo. Imparerà Marco ad andare per pesce senz’armi. La festa festeggia Cralievic Marco. La festa festeggia di Santo Giorgio. Di Marco son molti gl’invitati: Dugento preti, trecento Calogeri, 5 E dodici Serbi prelati, E quattro vecchi patriarchi: Del rimanente non è numero. Assai d’ogni bere e di cibo. Ma dice un vecchio Calogero: 10 Grazie a te, Cralievic Marco! Hai d’ogni cosa nelle candide case: S’ancora avessi del pesce d’ Orìda ! — Grave era a Cralievic Marco : Pur chiama il servo Bogósavo, 15 Gli dà la coppa e l’anguistara : Mesci vino, Bogosavo servo; In ordine i bicchieri intorno alla tavola porgi : Non dimenticare nessuno, o servo mio. — E scende dalla candida torre, 20 E allestisce il cavallo guerriero. (1) Slaviti viene da un vocabolo che dice gloria : onde gli corrisponde il fe-lebrare nostro. (7) Oli ostalog. Dell'altro, dicevano nel trecento anco di persone. (15) Dalla qual mescere. (18) Aggiungo il mio, per indicare l’affetto. Che affetto qui suona.