vi 4 CRONOLOGIA STORICA cesi oltrepassassero i limiti della loro porzione, e dalle lagnanze si venne a guerra aperta. Luigi sentendo che Ferdinando concertava un’alleanza col papa, l’imperatore ed i Veneziani perchè Io aiutassero a discacciare i Francesi da Napoli, si recò a Milano ove venne a visitarlo il duca di Valentinois per parte di papa Alessandro VI, di lui pa-' dre. Il duca riuscì a persuaderlo che quella lega era una chimera, e lo indusse a conchiudere un trattato col papa. Assicurato d’ altronde che i suoi affari in Napoli erano prosperi, non andò più oltre e rivalicò i monti. L’anno )5o3 mentr’era a Lione stipulò nel dì 5 aprile un altro trattato coll’arciduca Filippo, genero di Ferdinando, mercè il quale fu conchiuso il matrimonio di Claudia primogenita di Luigi con Carlo di Luxemburgo, che fu poi l’imperatore Car- lo V, figlio dell’arciduca. In forza di questo matrimonio si convenne che i due re assegnerebbero ciascuno la loro porzione del regno di Napoli a favore del principino e della giovine principessa.; e quindi il re di Francia ordinò a’suoi generali di rimanersi inoperosi. Ferdinando commise al contrario a Gonsalvo di non avervi verun riguardo. Gli Spagnuoli continuarono perciò la guerra. Ugo di Cardonne ed Antonio di Leve condussero soccorsi a Gonsalvo. Seguì nella Calabria la battaglia di Seminare vinta da Leve il 21 aprile contra d’ Aubigni, generale dei Francesi, nel luogo stesso in cui ott’ anni prima egli era statò vincitore. Nel u8 dello stesso mese Gonsalvo riportò altra vittoria contra i Francesi a Cerignole nella Puglia. Luigi d’Armagnac, duca di Nemours, viceré di Napoli, rimase ucciso sul principio dell’azione. La perdita di queste due battaglie trascinò seco quella di tutte le piazze possedute dai Francesi nel regno di Napoli , il quale restò tutto intero alla casa d’Aragona, indi alla casa d’Austria e negli ultimi tempi ritornò alla famiglia dei Borboni. La perdita del regno di Napoli e il timore che non si trascinasse dietro quella anche del Milanese, fecero tale impressiohe sull’ animo di Luigi XII che gli causarono una malattia che fece tremar pe’suoi giorni. La regina Anna di Bretagna, di lui sposa, credette in tanto pericolo di dover precauzionarsi ella stessa da un disastroso avvenire. Determinata di ritornare in Bretagna , tosto che il monar-