DEI RE DI FRANCIA 457 nato tlall’autorità sovrana, fu l’epoca e la causa di una rivoluzione ne’ costumi della nazione. L’interesse adescato dal guadagno che se gli presentava , soffocò la voce della natura e dell’equità. Il sacrifizio fu reciproco, come avviene in un naufragio od in un incendio. 11 fratello fu tradito dal fratello e il padre dal figlio. L’uomo meritevole di soccorso fu schiacciato da colui di cui aveva prevenuto la rovina e perì per effetto delle sue beneficenze. Si videro annichilati nomi rispettabili, e prendere il luogo loro nomi vili 0 discreditati. Avendo la Spagna ricusato di soscrivere alle proposizioni di pace che l’erano state fatte, il re le dichiarò guerra il 2 gennaio 1719 e nominò il maresciallo di Bar-wick per comandare l’esercito da lui spedito nella Bisca-glia. Nel giorno i5 aprile susseguente terminò i suoi giorni a san Cyr madama di Maintenon ove viveva ritirata dopo la morte di Luigi XIV. Vedova del poeta Scarron , morto nel 1660, si sa l’alto favore in cui ella salì poscia alla corte colla sua bellezza, il suo spirito e la sua virtù. F’rattanto 1’ esercito francese si avanzava nella Spagna. De Banvick prese il 16 giugno Fontarabia dopo ventun giorno di trincea aperta il i.° agosto, s’impadronì di san Sebastiano e il 17 del castello. Entrato poscia nella Cerdagne, si rese padrone di Urgel e del suo castello chiamato la Seu che capitolò 1’ 11 ottobre. Il 23 del mese stesso egli si presentò dinanzi a Roses per farne l’assedio, ma nel 17 novembre ne abbandonò l’impresa. Tale fu la fine della campagna, a cui tenne dietro un armistizio, indi la pace. In quest’ anno cominciarono le scissure dell’ Olanda col-l’imperatore per oggetto di una compagnia di commercio stabilita in Ostenda sotto l’autorità imperiale. In pochi anni essa erasi fatta forte abbastanza per avere parecchi vascelli armati e dar ombra agli Olandesi. La Francia, la Spagna e l’Inghilterra entrarono in tal querimonia e fecero cadere la compagnia. Affari di finanze. Il 23 settembre il consiglio emanò un decreto che portava una considerevole riduzione sulle monete. L’11 dicembre proibizione di far pagamenti in argento al di sopra di dieci lire e in oro al di sopra di trecento lire ^ lo che, aggiunte le variazioni fatte o proclamate delle monete, obbligò