DEI RE DI FRANCIA 385 ilronì nel correr di un’ ora, donde piombò nell’oscurità della notte sugli aquartieramenti del maresciallo d’Hocquin-court che gli aveva distribuiti intorno a Bleneau presso Gien; n’espugnò cinque, ed avrebbe più oltre spinta la sua vittoria se non lo avesse arrestato il maresciallo di Tu-renna. La prudenza e il valore di questo gran generale salvarono 1’ armata e il re stesso, eh’ era a Gien, dal maggiore pericolo. Il 2 luglio seguì il fatto del sobborgo sant’Antonio, di cui fu spettatore il re dalle alture di Cha-ronne, ove il valore e 1’ intrepidezza del principe di Con-dè furono dalla sagacità di Turenna superati. 11 principe era perduto, se gli abitanti di Parigi non gli avessero aperte le porte. Fu madamigella figlia del duca d’Orleans che li determinò a rendere al principe questo importante servigio. Ella ebbe anche l’ardire di far sparare contra le truppe del re il cannone della Bastiglia ^ al qual proposito disse Mazzarini : ella ha ucciso il proprio marito ; facendo intendere con ciò che il re cui ella sperava sposare, non le perdonerebbe mai un tale insulto. Condè accolto in Parigi, ottenne alcuni giorni dopo dal parlamento un decreto che dichiarava il duca d’Orleans luogotenente generale del regno senza riguardo alla maggiorennità del re di fresco riconosciuta. Sua maestà che trovavasi allora a Pontoise, trasferì ivi il 6 agosto il parlamento per castigarlo. Ma così pochi furono i membri che vi si recarono che Renscrade diceva motteggiando aver incontrato alla passeggiata tutto il parlamento in una earrozza scoperta; eranvi però le migliori teste. Cotesti magistrati riuscirono il 9 agosto d’indurre il re ad acconsentire all’ allontanamento del suo ministro. La politica di Mazzarini lo fece cedere alle circostanze, ed egli uscì una seconda volta dal regno il dì 19 agosto e ritirossi a Sedan donde continuò a governare lo stato. Il re cedendo alle istanze dei Parigini, rientrò il 21 ottobre nella capitale, e il giorno dopo accordò a’ suoi sudditi un’ amnistia generale. Il principe era uscito di Parigi tre giorni prima dell’ arrivo del re per gettarsi nelle braccia degli Spagnuoli che lo dichiararono a generalissimo del loro esercito. Monsieur si ritirò a Rlois e madamigella sua figlia nelle sue terre. Il 19 dicembre, il coadiutore, cui le raccomandazioni del re T. V. a5