i68 CRONOLOGIA STORICA ra del a5 maggio sul nemico, e cadde tra le mani di Lyon-nel bastardo di Vendòme, il quale la consegnò al conte di Ligni-Luxemburgo che la vendette agl’inglesi. Fu questo per essi un cosi gran soggetto di trionfo che fecero cantare il Te-Deum in Parigi. Giunto il conte di Vendòme il primo novembre in soccorso di Compiegne , obbligò gl’inglesi a levarne l’assedio. Verso il finir di quest’anno seguì battaglia alla Goisette presso Chàlons sulla Marne. Arnaldo Guglielmo de Barbazan, detto il Cavaliere senza rimprovero con tremila uomini disfece ottomila tra Inglesi e Borgognoni. Questo gran capitano fu ferito mortalmente l’anno dopo alla battaglia de Bulle-gneville combattuta il [\ luglio tra il conte di Vaudemont e Renato d’Anjou. Vedesi la sua tomba in bronzo a lato di quella di Carlo V a s. Dionigi, ove il re Carlo VII volle fosse seppellito cogli stessi onori e cerimonie che si osservano negli esequii regii. Questo monarca fu quegli che gli die’ il titolo di Cavaliere senza rimprovero , col permesso di portar tre fiori di giglio senza spezzatura nelle sue armi; privilegio di cui godette la casa di Fau-doas che discende da uno de’suoi nipoti da lui fatto suo erede. Betfort e gl’ Inglesi padroni della persona di Giovanna d’Arco, non si contentarono di tenerla in cattività. Per vendicare la vergogna di tanti infortunii e perdite loro causate, fecero nell’anno ifòi istituire il suo processo da giudici ad essi venduti. Essa fu condannata ad essere arsa viva come strega e per essersi travestita da uomo; lo che venne eseguito il 3o maggio, non già il i/f giugno, come pretende il presidente Henaut, sul vecchio mercato di Rouen. Ma ventiquattr’ anni dopo, avendo il papa fatto rivedere il processo, la dichiarò innocente ad onta eterna degli autori e promotori di sua condanna. La guerra progredì collo stesso ardore e con nuovi successi pei Francesi. Nel mese di settembre Ambrogio Lorè disfece a s. Celerin tra Alengon e Beaumont un corpo di truppe Inglesi. Il giovine Enrico VI cui Betfort avea fatto venire in Francia per rialzare il partito degli Inglesi, giunse da Rouen a Parigi, ove fu consacrato il 17 dicembre nella Chiesa di Nostra Signora. Ivi passò le fe-