82 CANTI ILLIRICI Duro il giovane gli risponde : Via di costà, sconosciuto guerriero (1). Non c’è nè agli svati carne assai : Or come per un Bulgaro nero? — E quando il prode ebb’udito, Oli diè della mano sul viso : E mangia carne a piacere (2). Poi va al giovane coppiere (3): Coppiere, mescimi vino. — Duro il giovane a lui risponde : Non c’è nè agli svati assai vino : Or come ad un Bulgaro nero? — E quando l’ebbe il prode udito, E’ gira il frustane a tre doppi, Gli dà per la fronte bianca (4). Cosi leggero gli diede, La fronte scoppia e gli occhi schizzarono (5) : Allora e’ bee a piacere del vino. Di ciò picciol tempo corse : Allo sposo i cognati una sfida proposero (6); Portarono su un’asta un pomo. (Il Bulgaro imbrocca nel pomo). L’una metà nel seno gli cadde (7): E’ la porta alla gentile fanciulla. Un’altra prova e’ proposero : Condussero nove buon’ destrieri E suwi, nove grandi coltella. (Il Bulgaro promette saltarli : si fa condurre il suo grande morello per non perdere, dice, Veroico suo salto ; e pare intenda saltare di su da (1) Lett. Cavaliere. Ma gli è forinola solenne da non si prendere proprio alla lettera : e qui potrebbe suonare ironia. (2) iZadovoljno. Due particelle insieme : come di per si, e simili. (3) Giovane è di quegli aggiunti epici che ricorrono nella narrazione frequenti. La giovanezza fa alla prontezza e al decoro del paggio. (4) Qui la bianca fronte fa buon contrasto coll’insulto del Bulgaro nero. (5) Fratelli alla sposa. (6) I suoni italiani per buona sorte dicono : ma i quattro f illirici fanno sentire lo scoppio, lo sforzo, lo spasimo. (7) Corre lieto di prenderla nel cadere. Altra prova d’agilità.