DEI RE DI FRANCIA nimo c piccolezza di spirito, di vigore c di mollezza, di attività e d’ indolenza , di tenerezza e d’insensibilità , di libertinaggio e di superstizione. Nelle occasioni importanti jiiun principe figurava con maggior dignità di lui. Alla più nobile e persuadente figura, univa un’ eloquenza naturale e maestosa} ma questo re stesso si ^avviliva presso gli occhi de1 suoi sudditi con divertimenti puerili , una vita molle ed effeminata e un’alternativa di libertinaggio e di divozione. Nel ritornare da una processione lo si vedeva passare al ballo con una corona a testa di morto pendente al suo fianco, ovvero abbandonarsi a sollazzi ancora meno permessi. Innamorato come una donna della sua pelle , dormiva co’ guanti per conservare la bianchezza delle mani e portava sul viso una maschera formata di una certa preparazione di pasta. Dimenticando ciò che doveva alla propria dignità, dava udienza con a fianco una cestella piena di cagnolini , nè arrossiva di passeggiar per Parigi con in mano una di quelle figurine col piombo che si mantengono in posizione verticale. Co’ suoi discorsi indiscreti egli offuscava l’onore di quasi tutte le dame di corte. Benché nove mesi dopo da che Enrico aveva abbandonato la Polonia cante il trono, e di un nuovo re, < tutta la sua vita di conservare il titolo di re di Polonia. Il lusso e la passione pel giuoco furono sotto il suo regno portati al lor colmo. Impjegossi nelle manifatture delle stoffe tant’oro ed argento, che le zecche ne rimasero spro-vedute. Il marco d’oro era allora a duecentoventidne lire e il marco d’argento a diciannove. Dalle rimostranze della corte delle monete presentate al re, ed agli Stati generali raccolti a Blois il 19 dicembre i5j;6, risulta che l’interesse del denaro era allora al-1’ otto e un terzo per cento. Sotto il regno di Enrico III s’introdusse alla corte le sedie a bracciuoli per la persona del re e quelle che si ripiegano pel suo seguito. In un’opera contemporanea viene rappresentato Enrico sceltilo con due suoi favoriti sopra sedie a bracciuoli di velluto fatte in foggia eh’ essi chiamavano rotte; il resti» della compagnia aveva dei , questa repubblica dichiarato avesse va-per conseguenza proceduto all’elezione luesto principe non cessò per altro in