CRONOLOGIA STORICA FRANCESCO II RE DI FRANCIA E DI SCOZIA. L’anno i55g FRANCESCO, nato il «9 o 20 gennaio |544 (N. S.) nel castello di Fontainebleau, succedette il 10 luglio i55g ad Enrico II di lui padre e fu consacrato il iB settembre successivo a Reims. Egli era già, come si disse, re di Scozia atteso il suo matrimonio con Maria, figlia di Jacopo V re di Scozia e di Maria di Lorena sorella dei Guisa. Sino dai primi giorni del suo regno, il giovine monarca conferì il governo alla regina sua madre ed ai Guisa; al duca di Guisa die’il comando degli eserciti, e creò primo ministro di stato il Cardinal di Lorena. 11 contestabile di Montmorenci fu lasciato da un canto. Del pari furono esclusi dall’amministrazione degli affari, a cui in sostanza non tenevano già verun diritto , i principi del sangue; ma continuarono ad essere ammessi al consiglio , giusta il privilegio che allora credevasi annesso alla loro nascita. Niun d’essi fece conoscer subito il proprio malcontentamento, e sul principio i Guisa non incontrarono veruna opposizione. Il cardinale nell’ entrar in ministero trovò lo stato indebitato per quarantadue milioni, somma a que’ tempi esorbitante. Colla mira di pagarli , una delle sue prime operazioni fu quella di sospendere il pagamento delle pensioni , e nel vedersi tosto assediato da una folla di sollecitatori, egli per disfarsene fece pubblicare a suon di tromba un ordine del re che ingiungeva loro di allontanarsi dalla corte tempo ventiquattro ore sotto pena di vita; ordine' ridicolo che non gli astrinse punto a partire dal luogo. Il duca di Guisa riuscì meglio ad allontanarli coll’assicurarli che tosto gli affari fossero sbrogliati, si avrebbe pensato a soddisfarli. Di fatti il ministro si applicò seriamente a liberare lo stato, e tale fu il frutto della sua economia ciré sino dal successivo mese di marzo, si diminuirono di molto le imposizioni. Ma, l’ardore con cui egli seguì il piano del morto re per I’ estinzione in Francia del Protestantismo , gli suscitò gran numero di nemici e occasionò una moltitudine di libelli, in cui la calunnia istillava a larga mano il suo veleno sulla sua per-