DEI RE DI FRANCIA 223 che rinnovossi sotto Luigi XI. Sotto Luigi XII i Francesi cominciarono ad avere uu’ infanteria nazionale. L’infanteria era stata in forza del pregiudizio tanto avvilita che la si teneva per un asilo della miseria, e un gentiluomo non credeva di procacciarvisi onore, e solamente per deferire alla volontà del re e a condizione che venisse loro conservato il primiero stato, parecchi gendarmi acconsentirono a comandare le truppe a piedi assoldate da Luigi nel suo regno e specialmente in Guascogna. Ma i servigi importanti renduti da questa infanteria nelle guerre d’Italia, e la luminosa riputazione dei capitani che s’ incaricarono di disciplinarla, cangiarono a poco a poco le idee intorno ad essa (I’ab. Garnier). Sino al regno di Luigi XII non si vede yerun magistrato eccettuato il cancelliere che abbia avuto la custodia del sigillo reale. Questo principe nel dì 6 gennaio i5i3 la conferì a Stefano Porcher Locque di Parigi, che non la conservò che per due anni (Gali. Chr. T. VII col. 158 ). Sotto il regno susseguente i suggelli passarono sovente in altre mani oltre quelle del cancelliere. Finalmente il re Enrico II col suo editto dell’anno 1551 creò colla qualità di uffizio un guardasigilli. La città di Parigi è debitrice a Luigi XII del ponte al Change e dell’ altro san Michele , costruiti tutti e due sotto la direzione di Giovanni Giocondo dominicano Veronese, in occasione del quale fu dal Sannazzaro composto il seguente epigramma: JucuncLus geminimi imposuit libi se(]uena pontem, Hutie tu jure potes dicere pontifìcem. Il marco d’ argento sotto il regno di Luigi XII valeva dodici lire e quindici soldi, e il marco d’ oro centotrenta lire, tre soldi e quattro denari.