DEI HE DI MANCIA 10 1 consultar su ciò ne’suoi archivii, promettendo d’inviar le sue lettere improntate col suo grande suggello che dichiarerebbero qual sorta d’omaggio egli dovesse. Si acconsentì alla sua inchiesta, e allora Filippo baciò in bocca il re d’ Inghilterra tenendolo stretto per mano. In tal guisa finì questa pomposa cerimonia che destò la rabbia nel cuore di Odoardo e gli fece giurare odio implacabile contra il principe che lo trattava con tanta alterigia. Le giornaliere usurpazioni dei giudici ecclesiastici a danno della autorità temporale irritavano sempre più i regii ministri. Filippo di Valois sulle loro lagnanze convocò l’anno stesso i3aj) nel mese di dicembre una numerosa assemblea per ascoltare le parti e determinare con cognizione di causa i limiti delle due giurisdizioni. Il cavaliere Pietro de Cugneres clic faceva le funzioni di avvocato generale aringo a favore dell’autorità secolare. Pietro lìoger eletto all’ arcivescovato di Rouen e poi papa sotto il nome di Clemente VI, secondato da Bertrand vescovo di Autun, sostenne l’autorità del clero. Nulla fu deciso quanto al fondo della controversia perchè da una parte e dall’ altra ragionavasi sopra principii falsi, ma ne risultò la forma d’appello a titolo di abuso , chiamata allora la via di ricorrere al principe. Sino dal regno di Filippo il Bello, Roberto d’Artois, conte di Beaumond-le-Roger, non ristava di reclamare la contea d’ Artois come un bene a lui reversibile per diritto di nascita. Rigettata in parecchi giudizii la sua domanda egli ritornò alla carica sotto il regno di Filippo di Valois di cui era cognato, lusingandosi col favore dell’affinità di ottenere infallibilmente vinta la sua causa. Ma si ingannò nella sua espettazione, poiché radunati da Filippo i pari, fu al lor tribunale convinto Roberto di aver falsificati dei titoli per sostenere, la sua pretensione, e per conseguenza col decreto che venne emanato, fu bandito dal regno e confiscati i suoi beni. Disperato il conte per tale condanna si ritirò nel Brabante e di là in Inghilterra, da dove in seguito divenne il flagello della sua patria (Ved. ì conti d’ Artois). Il gusto per le crociate a malgrado della lunga e fastidiosa esperienza eh’crasi fatta del loro pericolo e della loro inutilità ,'non era allora per anche