CANTI ILLIRICI 385 E arde a lei la chioma in sul capo. E Maria sta lungo sua madre, E addomanda l’antica madre: 70 Di’, madre, in che peccasti? Potessiti l’anima liberare. — Qui la madre racconta una storia che par un frammento d’un altro Canto; e gli avrà forse confusi insieme .il cantore cieco da cui l’ebbe il signor Vuck Stefanovich. Perchè trattasi di donna ch’ebbe quattro mariti, e che maltrattava i figliastri ; il che non ha punto che fare con Maria Maddalena; ma è documento della moralità dei Canti di Serbia, i quali cogli esempi e del bene e del male, insegnano la santità degli affetti domestici. 11 canto finisce: Ancora la madre lamentarsi voleva, Ma non gliel dà Pietro Apostolo. Ma Pietro per mano l’afferra, 75 E gettala in mezzo i diavoli: Bada, demonio: tienla, diavolo! — Così fu. E Dio ci salvi. (76) Inf. XXI, XXII. N. Tommaseo - Canti illirici. 25