3/p cronologia storica il 2.5 Anna d’Austria figlia di Filippo III re di Spagna, mentre quest’ultimo s’impalmava con Elisabetta sorella di Luigi. Nel mese di novembre il principe di Condè approfittando dell’allontanamento della corte, fece lega coi Riformati da lui non mai amati, e cominciò alcune ostilità. Il re partì di Bordeaux il ¡7 dicembre, sempre accompagnato dal suo esercito con cui era venuto , per restituirsi a Loudun ove dovevasi trattare dell’accomodamento col principe di Condè. Si tennero a questo proposito alcune conferenze, le quali cominciarono il 3o febbraio 1616, e terminarono con un editto di pacificazione che venne steso a Blois nel mese susseguente e ratificato a Parigi il 2 maggio. giorno dell’arrivo del re e della giovine regina in quella capitale. La tranquillità promessa dall’editto fu di breve durata o piuttosto fu nulla per intero. Il i,° settembre la regina sentendo che il principe di Condè continuava ne’suoi sordi maneggi, lo fece arrestare da The-mines eh’ ebbe in ricompensa il bastone di maresciallo. Condè fu tratto alla Bastiglia, poi a Vincennes. I duchi di Vendome, di Guisa, di Mayenne, di Nevers, de la Tre-moillè ec. temendo per sè stessi, si ritirarono dalla corte. Il motivo principale del loro malcontcntamento al pari del principe di Condè , era la rapida fortuna del maresciallo d’Ancre e il potere quasi assoluto ch’egli aveva sullo spirito della regina madre e nello stato. Il re stesso, aizzato da Alberto di Luynes, di lui favorito (1) e tutta la corte, soffrivano impazientemente di veder questo straniero padrone del governo. Si conformò contra di lui una trama. Il 24 aprile 1617 venne arrestato sul ponte levatoio del Louvre da Vi tri capitano delle guardie, ed ucciso con un (i) Carlo d’ Alberto ili Luynes, nato a Mornas nel Contado Venesino nel i5yS, discendeva dagli Alberti di Firenze, che la gelosia destata col loro eredito ed opulenza aveva obbligato di abbandonare in una rivoluzione per ritirarsi in Provenza. Divenuto gentiluomo ordinario di Luigi XIII , seppe guadagnarsi la sua buona grazia formando dei fulcinelli per prendere dei passeri* Egli persuase il principe a disfarsi del maresciallo d* A nere che di aveva procurato il governo d’ A ni boi se, nè senti vergogna dopo la funesta morie del suo benefattore di farsi aggiudicare la confisca de’suoi beni. Tale fu il principio della sua fortuna.