222 CANTI ILLIRICI 245 E guarda chi è nell’ albergo. Marco siede nel mezzo del nuovo albergo, E bee vermiglio vino: Noi bee con quel che vitto si bee Ma con bigonciuolo di dodici oche: 250 Metà bee, metà al destrier dà. Volea l’Arabo attaccare zuffa, Ma il destriero legato alla porta Non gli dà entrare dentro, E alla cavalla scalcia nelle costole. 255 L’Arabo nel corteo ritorna: E andarono dalla piazza di Stamboli. Allora s’alza Craglievic Marco, E rivolta la pelliccia di lupo, E rivolta il berretto di lupo; 260 Al suo destriero strigne le cigne, E appende l’otre col vino; Dall’altro lato la grave clava, Che non penda di là nè di qua : E prende la lancia feritrice: 265 Poi balza al destriero in groppa; Lo caccia di Stamboli per la piazza. Quando raggiunge gli Arabi svati, Tosto si dà ad attaccare briga, E pingere gli ultimi verso i primi. 270 Com’ e’ pinge il destriero fino alla sposa, Egli uccide il compare ed il paraninfo. La voce ne giunge all’Arabo nero: Giunge un guerriero nel tuo corteo. Il cavai suo non è come i cavalli sono 275 Ma pezzato, come e’ manzi : Ned il guerriero quali sono i guerrieri : (245) Ima. Gli antichi ha per è. (269) Progonjati — propellere.