DEI RE DI FRANCIA Il 20 giugno dell’anno stesso, giusta Froissard, o piuttosto il 22 agosto, secondo due registri del parlamento, fuvvi una solennità di genere affatto diverso, cioè l’ingresso solenne in Parigi della regina Isabella. Questa festa, una delle più brillanti che mai si avesse veduto, benché sul gusto poco delicato del secolo, trovasi ampiamente circostanziata nelle croniche di Froissard. In Linguadoca di cui era governatore il duca di Ber-ry, c in alcune altre provincie della Francia meridionale, era così corrotta P amministrazione, che sollevò i popoli cd eccitò lagni che giunsero sino al trono. Il re argomentando essere suo dovere di farvi ragione , partì in gran corteggio il 2 settembre i38g, dieci giorni dopo la festa di cui si è parlato, per farne la verificazione sui luoghi. Egli salutò il dì 3o novembre papa Clemente YII passando per Avignone, intervenne alla domane alla consacrazione di Luigi II re di Napoli, e ne partì il 4 dicembre dopo aver ottenuto da Sua Santità la nomina dei vescovi di Chartres e di Auxerre non che quella di settecentocin-quanta altri beneficii a sua scelta ; questo è uno sbozzo del concordato. Giunto a Beziers, fece istituire processo a Giovanni Betisac secretarlo del duca di Berry. Convinto per la sua stessa confessione di concussioni e di scelleratezze, Betisac fu arso vivo il 22 dicembre sotto gli occhi del monarca. Il conte di Foix, cui Carlo si recò poscia a visitare, attribuì quest’onore come il ricevimento più suntuoso (V. Gaston-Phaebus conte di Foix ). Di ritorno a Parigi nell’aprile i3go il re tolse il governo di Linguadoca al duca suo zio attese le sue malversazioni; ma glielo restituì tre anni dopo. Carlo VI era sinceramente amato dal suo popolo ; come dovette egli stesso convincersi dalle allegrie straordinarie che occasionò la sua convalescenza nel i3g2 dopo una malattia che aveva fatto temere pe’ suoi giorni. Esse furono fatalmente amareggiate da un avvenimento ch’ebbe le più funeste conseguenze e pel monarca e per lo stato. Nel dì i3 giugno il contestabile Clisson uscendo dal bal- io a mezzanotte, fu assalito sulla strada Culture santa Catterina a Parigi da un manipolo di assassini, alla cui testa Pietro di Craon possente e dissoluto signore. Benché