DEI RE DI FRANCIA 353 la stima generale di cui godeva, gli procurarono il comando delle truppe francesi nella Vajtellina. Finalmente nel i4 luglio il re diede a Nimes un editto di pacificazione clic operava dimenticanza di ogni cosa passata. All’ indomane egli parti per Parigi lasciando in Linguadoca il cardinale di Richelieu per farvi smantellare tutte le piazze degli Ugonotti. Nel 2tí i deputati di Montauban dichiararono a quel ministro eli’ essi non volevano pace senza la conservazione delle loro fortificazioni, ma mutarono linguaggio all’avvi-cinarsi dell’ esercito comandato dal maresciallo di Bassom-pierre. Nel di 20 agosto il cardinale entrò in Montauban, donde ripigliò il cammino di Fontaincbleau. Cosi fini la terza guerra di religione, l’ultima che siasi veduta in Francia. L’ audacia degli Ugonotti, dice un moderno, cadde al cader delle loro piazze di sicurezza, ed essi divennero buoni francesi quando non furono più in istato di esser ribelli. Il 21 novembre il cardinale di Richelieu fu dichiarato a primo ministro. Il 29 dicembre egli si mise in marcia accompagnato dal cardinale de la Valette, dal duca di Montmorenci, e dai marescialli di Scomberg, di Bassompierre e de la Force, portando il titolo di luogotenente generale rappresentante il re, per soccorrere Casale, di nuovo assediato, e il duca di Mantova contra l’imperatore e gli Spagnuoli. Il duca di Savoja era secoloro d’intelligenza, ma secretamente, fingendo sempre di non volersi allontanare dal trattato di Susa. Il cardinale, avendo smascherate le sue arti, gli dichiarò guerra e fece attaccar Pignerolo il 20 marzo i63o dal maresciallo di Cre-qui che se ne impadronì al 22. Il 29 fu presa la cittadella. Il re si recò nel mese di maggio a Lione colle regine e tutta la corte. Egli entrò in Savoja e la sottomise in breve tempo. Il 10 luglio Doria, generale spagnuolo, fu sconfitto e fatto prigioniero dal duca di Montmorenci al ponte di Veillane. La conquista della città e del marchesato di Saluzzo tenne tosto dietro a questa spedizione , essendosi la città arresa il 20 ed il castello il ai. Rcvel, Villafranca, Ponlcarlier, Carignano ebbero poscia la stessa sorte. Intanto gli Spagnuoli continuavano l’assedio del castello di Casale, ove Toiras opponeva vigorosa resistenza. Il 2 settembre Giulio Mazzanni, italiano, negoziò una tregua sino T. V. a3