y.10 CRONOLOGIA. STORICA camcruccia. Non lasciò prole da Anna di Rretagna benché gli avesse dati tre figli ed una figlia. Carlo fu un principe dotato di qualità eccellenti, amante del suo 'popolo, valoroso, dolce, affabile, benefico; così buono, dice Filippo de Commines, che non è possibile di vedere una creatura migliore. Perciò era adorato dai propri sudditi. Giammai forse fu più amaramente e più generalmente compianta la morte di un principe quanto la sua. Due dei suoi domestici morirono di cordoglio ne’suoi funerali. La regina aveva deciso di seguirlo alla tomba. Ella passò tre giorni senza mangiare, e fu duopo di tutta l’eloquenza di la Marck, vescovo di Condom, per distornarla dal funesto disegno, in che pareva di finire i suoi giorni. Ella fu la prima regina di Francia che vestì lo scorruccio nero; poiché per I’ avanti lo si portava bianco ; è da ciò che venne dato il nome di Bianca a parecchie vedove di re francesi. Nella cattedrale di Montauban trovansi lettere regie di Carlo Vili date in quella città a favore del capitolo di Tescou-les-Montauban in data del 25 settembre 1484- Tuttavia è provato che verso la fine di settembre egli trova-vasi a Montargis, e che lo era pure ai primi di ottobre; sicché quelle lettere sono date per consilium, cioè da quelli che componevano il consiglio della cancelleria del parlamento di Tolosa. Carlo Vili è il primo dei re capetingi che abbia portato la corona chiusa; nel che non fu imitato dal suo successore. Sotto questo regno furono creati i cavalieri dei mercatanti , come vedesi da lettere di Bernardo Abzat, luogotenente generale, dirette al ducato di Guienna pel duca di Borbone. Facciamo sapere che sul buon ragguaglio datoci della persona di Jacopo Marce , cittadino e mercatante della città di Tulle , V abbiam fatto cavaliere all’ uffizio delle mercanzie e ci ha prestato il solito giuramento alla presenza di parecchi maestri cavalieri mercatanti e pagati i diritti e doveri usati. Fatto a Bragerac il 16 di novembre, l’anno 14;)3 (Baluze Hist. tutel. pr. coll. 787 - 788 ). Nell’anno i496 Carlo istituì la compagnia de’ Cento Svizzeri. Il marco d’argento ch’era a otto lire, soldi quindici,