DEI RE DI FRANCIA ;3 gna. La loro madre finì i suoi giorni il 20 dicembre iac)5 alle Francescane del sobborgo di san Marcello da lei fondate e fu interrata a san Dionigi. Questa principessa che non mancava di ambizione, aveva vivente ancora il re suo sposo e molto prima che morisse, prese misure assai singolari per assicurarsi dopo la morte del monarca la reggenza del regno. Ella aveva indotto Filippo il primogenito de’suoi figli a prometterle con giuramento: i.° di rimanere sotto la sua tutela sino all’età di trentanni; 2." di non prendere verun consigliere senza l’assenso di lei^ 3.“ di rivelarle tutte le macchinazioni che si tramassero contra di lei} 4-° di non fare alcun trattato con Carlo suo zio } 5.° di non ¡svelare a veruno il giuramento che le aveva fatto. Ma tutte queste provvidenze tornarono inutili. Filippo si fe’francare dal suo impegno da Urbano IV, nel 1263. L'atto cui Margherita segnar fece al figlio, trovasi per quanto asserisce Grilfet, nel tesoro delle carte. San Luigi cominciava 1’ anno a Pasqua ne’ suoi diplomi. Morto nel 1227 Guerino cancelliere di Francia, il monarca lasciò vacante quella dignità per tutto il rimanente del suo regno. A san Luigi risale l’instituzione dei notai regii} egli ne creò sessanta l’anno 1270 in titolo d’ufficio. A lui pure si riferisce 1’ erezione delle cariche di referendario. Essi da principio non erano che tre soli; ma in seguito vennero portati sino ad ottanta. Da una delle sue ordinanze in data di san Gilles nel luglio 1254 scorgesi eli’ era allora usanza nella Linguadoca di adunare i tre stati del paese quando trattavasi dell’ interesse del popolo. Al tempo di san Luigi il numero dei pari in Francia era precisamente limitato al numero di dodici. Ecco l’ordine con cui sono essi nominati da Matteo Paris (ad an. i25j p. 634). » L’arcivescovo di Reims , die’ egli , » che consacra il re di un olio celeste, lo che lo innalza » al di sopra degli altri re, è il primo e il più degno » dei pari. Vengono dopo lui il vescovo di Noyon eh’ è » conte palatino , il vescovo di Beauvais eh’ è pur conte » palatino, il vescovo di Chalons, quello di Langres cui » la povertà non rende indegno di esser pari , e il vesco-» vo di Laon eh’ è duca e conte per rispetto a san Re-» migio. Il duca di Normandia è il primo tra i pari lai-