DEI RE DI FRANCIA' u9 Marcile. Scontrati dall’armata francese presso Brignais a tre leghe da Lione, la misero in rotta, lasciando morti sul campo parecchi signori, e mortalmente feriti il generale e suo figlio. Questo infortunio avvenne il venerdì dopo Pasqua 2 aprile i36i. » Tal era, dice il p. Danie-» le, il destino del principe reggente di vedere ogni anno » del suo regno contrassegnato da qualche insigne scia-» gura ». I Tardi Venuti, superbi delle loro vittorie si credevano in istato di tutto imprendere e vi si disponevano. Fortunatamente il marchese di Monferrato chiamatovi dal papa, gl’indusse a passare in Italia; ma prima di partire costrinsero il santo Padre ad assolverli dai loro delitti (V. papa Innocente FI). In mezzo a queste turbolenze si vide un tale Giovanni Gouge nativo di Sens spinger l’audacia sino a farsi acclamare a re di F’rancia. Egli assoldò truppe ed elesse per suo luogotenente generale Giovanni di Vernai, gentiluomo inglese bandito dal paese per delitti. Dopo aver commesse devastazioni verso il Rodano, l’uno e l’altro furono presi; ma non si sa da niuna parte che che sia di loro addivenuto. (Daniel). La dignità di cancelliere non conferiva ancora nobiltà. Nella camera de’Conti di Parigi conservansi tuttora lettere in data di ottobre 1354 c°He quali il re Giovami! nobilita Pietro de la Foret, cancelliere di Francia. L’anno i364 vedendo il re che il duca d’Anjou suo figlio era furtivamente ritornato a Parigi da Londra, ov’ era prigioniero, in ispregio della sua parola d’onore, passò egli stesso nel mese di gennaio in Inghilterra per cancellare questa macchia impressa al nome francese ed al sangue regale, colla risoluzione di rimanervi sino a che coll’ intera esecuzione del trattato di Bretigni fossero restituiti in libertà gli ostaggi. Questa è la sola plausibile ragione tra tutte quelle che furono allegate sovra questo viaggio, il quale produsse tanto stupore. Egli ammalò a Londra poco dopo il suo arrivo e morì P8 aprile in età di anni quarantacinque meno dieciotto giorni, quattordicesimo del suo regno, il giorno stesso in cui Bertrand de Gue-sclin si rese padrone di Mantes. 11 suo corpo fu trasportato in Francia e seppellito a s. Dionigi il 7 maggio susseguente dopo essere stato trasferito da Parigi in questa