35a CRONOLOGIA STORICA rono le fortificazioni, abolita la carica di scabbino c ristabilito il culto cattolico. Fu questo l’avvenimento più glorioso c più utile del ministero di Richelieu, e il colpo più funesto all’eresia, la quale non potè più rialzarsi. Il re ritornò a Parigi e vi fece un trionfale ingresso il ali dicembre. Un tal onore gli era dovuto pel valore con cui erasi esposto nell’ assedio de la Rocbelle. Il ducato di Mantova era toccato l’anno 1627 per diritto ereditario a Car- lo di Gonzaga duca di Nevers. Il duca di Savoja e quello di Guastalla gli contrastarono cotesta successione, sostenuti dalla casa d’Austria, il cui interesse non permetteva che un ducato posto nel centro della Lombardia fosse tra le mani di un principe addetto alla Francia. E per una ragione contraria Luigi XIII prese le parti di Carlo. Egli parti il giorno 16 gennaio 1629 per recarsi a soccorrerlo, valicò le Alpi nottetempo a malgrado delle nevi e dei ghiacci , e il 6 marzo francò in persona le tre bancate del, passo di Susa difese dal duca di Savoja che se ne fuggì a briglia sciolta. Stando a Susa stipulò un trattato nel dì 11 marzo con quel duca, mediante il quale questi si obbligò fornirgli soccorsi per costringere gli Spagnuoli a levar l’assedio di Casale. Ma un tale aiuto fu inutile essendo già stato levato per la nuova dell’ avvicinarsi dei Francesi (Ved. i duchi di Mantova). Dopo questa spedizione Luigi ripassò i monti per inseguire il duca di Rohan che progrediva in Linguadoca fa guerra. Il i4 maggio fece investire dal maresciallo di Schomberg la città di Privas considerata come la piazza più forte dei Religionarii, e nel dì 27 la prese in un al castello di Tolone. La città fu abbandonata al saccheggio ; cento dei primari cittadini furono impiccati e cento condannati alla galea. La più parte delle città ribelli delle Cevenne e della Rassa-Linguadoca, intimorite da tale severità, si sottomisero al re. Il 9 giugno Luigi assediò Alais nelle Cevenne ed essa capitolò il giorno 16. La presa di questa città sparse nuova costernazione nel partito. Il duca di Rohan, tenuta allora un’assemblea generale dei ribelli in Anduze, deputò al re per chiedergli pace, che venne conchiusa il 27 giugno in Alais. Il duca di Rohan ottenne dal re il permesso di ritirarsi a Venezia ove fermossi sino a che la necessita dei tempi e