DEI RE DI FRANCIA io5 liputavasi offeso personalmente. Ruppe per ciò la tregua l’anno 1345 per suggerimento di Goffreddo d’ Harcourt. Enrico di Lancastrc conte di Derbi, sbarcò a Bajonna nel mese di giugno i345 con un grosso corpo di truppe, prese Bergerac, s’impadronì d’ Angouleme e di alcune altre piazze. 11 duca di Normandia spedito contra lui lo obbligò a riparare a Bordeaux. Furono riprese le piazze state tolte dagli Inglesi. L'esercito francese formò l’assedio di Aiguil-lon al confluente del Lot colla Garonna. Esso fu lungo e durava ancora quando Odoardo fece egli stesso una discesa in Normandia nel mese di luglio i34i). Trovandosi la provincia, come lo aveva già preveduto, sguarnita di truppe, non trovò quasi veruna resistenza fuorché nella città di Caen di cui s’impadronì dopo un combattimento nel quale fece prigioniero il conte d’Eu, contestabile di Francia e il conte di Tarcanville. Di là si avanzò da conquistatore sino alle porte di Parigi, recando da per tutto c ferro e fuoco. Dall’alto delle torri di Nostra Signora i Parigini vedevano in preda alle fiamme Poissi , san Germano in Laye, Nanterre, san Cloud , Borgo la Beine. Ma non sì tosto Odoardo intese che Filippo aveva raccolte truppe bastanti per comparire in campagna , egli si ritirò dalla pianura di Poissi ove stava accampato, e marciò verso il Beauvais di cui sorprese i sobborghi ed ove le sue truppe bruciarono a sua insaputa 1’ abazia di san Luciano. Odoardo ne fu così sdegnato che fece impiccar il soldato che fu il primo a porvi il fuoco. Accintosi all’ impresa di prender la città ne fu vigorosamente ricacciato. Ebbe la stessa sorte a Pequigni e a Ponte di Remi ove tentò il passaggio della Somme. La valicò alla fine al guado di Blanquetaque pel tradimento o la viltà di Godemare du Fay che al suo avvicinarsi si diede alla fuga. 11 a(i agosto eh’ era giorno di sabbato, Filippo che inseguiva Odoardo a marcia sforzata lo raggiunse a Creci nel Pon-thieu, ove aveva posto il suo campo. Trascinato da suo fratello il conte d’Alencon che guidava l’anziguardo, impegnò incontanente battaglia contra l’avviso de’più saggi generali francesi, che lo consigliavano a rimetter la pugna all’indomani. L’esito riuscì quale avealo preveduto.