DEI RE DI FRANCIA jfr agosto dell’anno stesso egli maritò sua figlia Margherita col Delfino Luigi, lo che gli die’un maggior grado d’influenza. L’anno i/^o5 peggiorò a tale la malattia del re di non fargli più conoscere niuno di quelli che Io cii'-condavano, e di renderlo in qualche guisa lui stesso non conoscibile a tutta la sua corte. Questo accesso durò per oltre cinque mesi, nel corso de’quali figli rimase senza coricarsi, senza cangiar vestiti, e neppure di biancheria, e senza che sua moglie e il duca d’Orleans ricolmati da lui di benefizii, e godenti di tutto in suo nome, gli usassero la più piccola attenzione nel suo stato così orribile. I Parigini sdegnati delle enormi profusioni e dei legami scandalosi di quella principessa e del duca suo cognato , si dichiararono altamente pel duca di Borgogna, giunto nuovamente dai Paesi-Bassi con un corpo di truppe. La regina ed il duca d’ Orleans, spaventati dal tuono di autorità da lui preso in quella capitale, si ritirarono a Melun nel mese di luglio; ma per aver in mano degli ostaggi preziosi, essi incaricarono Luigi di Baviera fratello della regina, di condurgli il Delfino e la Delfina. Il duca di Borgogna avvertito del loro ratto, raddoppiò la sua celerità, raggiunse a Juvisi il Delfino suo genero, e tolto dalle mani del rapitore lo condusse a Parigi. D’ambe le parti si armò, e tutto si dispose per una guerra civile. I duchi di Berry e di Borbone, zii dei due principi nemici, s’interposero per riconciliarli , e vi riuscirono in apparenza; ma l’odio si mantenne maisempre nel cuore del duca di Borgogna nè si spense se non nel sangue del suo rivale. L’anno 1407 egli fece assassinare il duca d’Orleans la notte del 28 al 24 novembre mentre usciva dalle stanze della regina, che allora alloggiava nel palazzo Barbette. La duchessa d’Orleans alla nuova della morte del suo sposo giunse da Blois ove soggiornava, per chieder giustizia al re di tale iniquità. Il duca di Borgogna che pochi giorni dopo averla commessa crasi ritirato per paura in fiandra, ritornò pieno di fidanza in Parigi ove fu accolto dal popolo con trasporti di gioja gridandosi Natale come facevasi in occasione dell’ingresso del re. Allora lungi di disconfessare il suo delitto egli ne menò pompa. Il dottore Giovanni Petit, Francescano secondo i moderni, e