482 CRONOLOGIA STORICA Villafranca. Nel 19 luglio il conte di Bclle-Isle attaccò i trincieramenti che il re di Sardegna aveva fatto costruire sul ripiano del colle dell’ Assiete per coprire Exiles e Fe-nestrelles. Questi trincieramenti avevano profonde palizzate , guernili d’artiglieria e difesi da ventiun battaglioni. Il conte per arrivarvi vi si arrampiccò con ventotto battaglioni a traverso una grandine di moschetteria, palle di cannone e grosse pietre. Tre volte ricacciato con perdita considerevole, ritornò tre volte alla carica. Alla fine cadde ferito in venti parti a fianco di quattromila morti e duemila feriti. Questi ultimi condotti a Briancon esperimentarono la generosità di d’Audiffret luogotenente del re e quella della sua sposa. Il marito vendette il proprio vasellame d’argento per soccorrerli e la moglie prossima al parto si prese ella stessa la cura di fasciare colle proprie mani le loro ferite. Ella morì nel praticare tale pietoso uffizio, da cui sembrava dall’attuai sua situazione dispensata. Il 18 ottobre l’infante D. Filippo fece attaccare diverse posizioni nei dintorni di Ventimiglia eh’erano occupate dal nemico discacciandolo in tre giorni con perdita considerevole. A Genova il marchese di Botta per dispetto della sua espulsione da colà, fece parecchi tentativi per rientrarvi, ma non ebbero altro esito che la perdita di molta gente. In seguito fu richiamato. Il conte di Schullembourg che lo sostituì fu il giorno i4 aprile attaccato nella sua posizione sulla montagna del Diamante, di cui erasi impadronito, e fu battuto dai Genovesi secondati dalle truppe ausiliario di Francia e di Spagna e caduto di cavallo nell’azione si ruppe una gamba. Il i.° maggio il duca di Bouf-flers giunse a Genova per comandarvi le truppe destinate in aiuto alla repubblica : dopo essersi segnalato in parecchi fatti e riportati molti vantaggi contra gli Austriaci, egli ammalò di vaiuolo e morì il 2 luglio in età di quarantadue anni, generalmente compianto dalla nobiltà e dal popolo. In riconoscenza dei servigi da lui resi a Genova il gran consiglio ha inscritto la sua famiglia tra quelle della prima nobiltà della repubblica. Il conte di Schullembourg vedendo estremamente indebolito e decimato il suo esercito pei tanti inutili tentativi fatti su Genova, levò il blocco e si ritirò interamente nel giorno 6. Nel 9 i