46a CRONOLOGIA STORICA vescovo di Scncz nel 1728, e con lettera scritta al re il 17 marzo, cotesti prelati si lagnarono forte del giudizio dell’assemblea d’ Embrun. Questo fu uno degli ultimi atti del cardinale, il quale morì il \ maggio successivo in età di scttantott’ anni. Giammai il clero di Parigi non fu più ilorido che sotto il suo governo. Affari politici. Il i4 giugno si aprì il congresso di Soissons intorno le differenze che esistevano tra i sovrani d’Europa. Si sciolse esso nel mese di giugno deli’ anno dopo senz’ aver nulla conchiuso. Il 19 luglio giunse De-Grandprè davanti a Tripoli con una squadra, bombardandolo atteso il rifiuto della reggenza di dar soddisfazione al re dell’ infrazioni dei trattati commessi dai Tripolini. Una parte della città rimase rovinata dalle bombe. L’ anno dopo i Tripolini mandarono a chiedere perdono al re. Nel mese di ottobre 1728 il re fu attaccato dal vaiuolo il quale però non produsse veruna conseguenza spiacevole (1). La Francia dopo la nascita di parecchie figlie di Luigi XV, aspettava con impazienza quella di un Delfino e reiterava i suoi voti per ottenerlo. Finalmente il 4 sc|-tembre 1729 la regina mise al mondo questo figlio tanto desiderato e ricolmò con esso il regno di una gioia inesprimibile. Terminate le pubbliche feste, il Cardinal di Flcury determinato di far .accettare la costituzione Unige-nitus dalla facoltà di teologia di Parigi, fece adunare i dottori il dì 24 ottobre e a pluralità di voti ottenne un decreto che ingiunge la segnatura della Bolla a tutti i membri di attesta compagnia. Cento dottori che si opposero a questo decreto ne furono esclusi e presentarono vanamente una istanza al parlamento per farsi ristabilire. Il i5 dicembre susseguente, un nuovo decreto della Facoltà per far soscrivere la Bolla a tutti i candidati. {1 ) Nel corso di tal malattia avendo il corriere di Francia mancalo un giorno ili giungere in Spagna, Filippo V suppose die il re di lui nipote fosse morto. In quest’ opinione egli fece tosto adunare la giunta e dichiarò di passare ili Francia col secondo ile’suoi figli lasciando la corona di Spagna al principi- delle Asturie, che fece nella sua cappella la sua rinuncia formale a quella di Francia. Fransi dati gli ordini per partire all'indomani, quando il corriere recò la nuora della convalescenza.