DEI RE DI FRANGIA 7 fuga il nemico dopo avergli tagliato a pezzi il suo esercito in una sortita. Carlo riportò pure un’altro vantaggio : sorprese la città di Reims per tradimento di Arnoldo tiglio naturale di Lotario, cui Ugo aveva conferito quell’arcivescovato per trarlo al suo partito. Ma Carlo egli stesso fu tradito dappoi dal vescovo di Laone, il quale mentre quel principe trovavasi in questa città die’ in balla una delle porte alle truppe di Ugo col quale era d’intelligenza. Fu preso nel suo palazzo in un alla moglie e ad Arnoldo arcivescovo di Reims la notte del 2 aprile 991 , e tutti tre vennero tratti ad Orleans e posti in angusta carcere. Terminata così la guerra, Ugo Capeto rimase padrone del trono senza contrasti, c morì nell’ anno decimo del suo regno il 24 ottobre 996, come prova Mabillon, e il cin-quantesimoquinto di età, secondo gli scrittori moderni; lo che non fu da noi scontrato in vcrun documento antico. 11 suo corpo fu seppellito a san Dionigi. Velly lo chiama: » principe egualmente consumato nella politica e nella » guerra; che sostenne il nome di re più per accortezza » e prudenza che per forze ed impero. La sua modcra-» zione, aggiugne egli, la sua dolcezza, ed abilità lo » innalzarono al trono, e il suo coraggio poi e la sua ” saggezza seppero mantenervelo. Egli collocò su esso la » propria posterità che l’occupò con tanta gloria sino al II. ANSIGISIO. ANSIGISIO, era figlio di sant’Arnoldo, giusta Ermanno il Contratto : His temporibus Beata Virgo Gertrudis filia Pipini .... Ilujus soror Begga et ipsa fe-mina religiosa , Ansgiso S. Arnolfi filio nupsit ; cui etiarn Pipinurn juniorem peperit (Bouquet, T. III. p. 3a8). III. PIPINO il GROSSO. PIPINO il GROSSO, era figlio di Ansigisio, giusta il secondo continuatore di Fredcgario : in Auster quoque,