CRONOLOGIA STORICA tani ilei suo secolo. Non nc rimase però frustrato avendo-nelo decorato nel 1634 ’1 successore di Enrico. Ripigliamo la serie degli avvenimenti del regno di Luigi XIII. Il 3 ottobre i6ii Carlo di Lorena duca di Mayénne, tanto celebre nella storia della lega, terminò i suoi giorni a Soissons, ove erasi da lunga pezza ritirato. Prctendesi avesse chiesto che il luogo di sua sepoltura nella cattedrale di quella città rimanesse secreto come’ lo fu infatti. Non fu scoperto, al dire di Piganiol, se non nel dicembre ij38. La regina credendo non aver più a temere dalla parte dei Protestanti, usò con essi di minori riguardi. Il i5 dicembre 1612 ella pubblicò una dichiara-, zione che proibiva loro di tenere assemblee senza espresso fiermesso di S. M. Una se ne doveva tenere alla Rochel-e, nella quale tra le altre cose proponevasi di chiedere al re la nomina di quello eh’ era incaricato di esigere i denari destinati al mantenimento de’ loro ministri e delle lor guarnigioni. A quel tempo il furor dei duelli faceva orrenda strage tra la nobiltà. Il re nel giorno 28 gennaio x6i3 rinnovò gli editti emanati contra tali combattimenti non meno assurdi che funesti. La morte del barone di Lux ucciso nella strada sant’Onorato dal cavaliere di Guisa che l’aveva forzato a por mano alla spada, occasionò questo nuovo editto. Parecchi quartieri di Parigi mancavano di acqua potabile e salubre; la regina vi provvide in quest’anno col far cominciar 1’acquidotto d Arcueil. AH’ esordire del 1614 fu intorbidata la tranquillità della corte per la ritirata e ribellione del principe di Conde, dei duchi di Nevers, di Longuevillc , di Vendóme e di parecchi altri signori malcontenti dei ministri. Il principe di Condè pubblicò un manifesto a cui rispose la regina. Il duca di Vendóme die’ opera a procurarsi un partito in Bretagna di cui era governatore. Gli altri principi fecero lo stesso tentativo ne’ luoghi ove avevano qualche potere. Ma ben tosto rientrarono nell’ubbidienza mercè un trattato fatto a san Menehould il i5 maggio susseguente. Nel 23 agosto s’innalzò in mezzo a Ponte-Nuovo la statua equestre di Enrico IV spedita da Cosimo II granduca di Toscana. Per mostrare ai popoli il padrone cui dove-