n4 CRONOLOGIA STORICA egli vi si recò come furtivamente con un piccolo numero de’ suoi partigiani. Dopo lui giunse il re suo padre accompagnato da cento uomini d’armi per un sentiero fuor di mano nottetempo. Entrato subito nel castello nel punto di sedere a tavola, e lanciando uno sguardo terribile sui convitati, vietò che nessuno si movesse sotto pena di morte,* Allora avvicinatosi al re di Navarra, lo colse egli stesso e fece arrestare gli altri. Cinque di essi, di cui il più notevole era il conte di Harcourt, furono decapitati in sua presenza il giorno stesso sul campo che allora chiamavasi del perdono. Il re di Navarra e due de’ suoi complici furono tratti al castelletto di Parigi, donde il primo fu tosto spedito al castello d’ Arleux nel Cambraise. Intanto gl’inglesi sotto la condotta del principe di Galles si avanzavano maisempre nell’Aquitariia ed erano già penetrati nel Rerry. Il re Giovanni abbandonò la Normandia e tragittò la Loira per far fronte ai loro progressi. Alla nuova della sua marcia essi ritornarono frettolosamente indietro, e l’armata francese li raggiunse finalmente a Maupcrtuis, due leghe distante da Poitiers. Ivi trovandosi stretti in guisa che venia loro tagliata ogni ritirata, presero il partito di trincierarsi. Il posto cui scelsero era vantaggioso, ma non perciò meno inevitabile la loro perdita atteso il difetto di vittuarie. Di già il principe di Galles proponeva di abbandonare i conquisti da lui fatti in quella campagna e di lasciare in libertà tutti i prigionieri con promessa per se ed i suoi di non portar per sett’anni le armi contra la Francia. Era naturale si rigettassero le sue offerte e si pretendesse eh’ egli rimanesse prigioniero con tutto il suo esercito. Ma in luogo di aspettare che ve li costringesse la fame, lo che avvenir doveva nello spazio di tre giorni, la disgrazia di Francia volle che il re si deterirtinasse alla battaglia. Essa seguì il 19 settembre 1356, e fu una ripetizione di quella di Creei. Dodicimila Inglesi, mercè il vantaggio del terreno e comandati da un esperimentato capitano , trionfarono di un’ armata di quarantamila francesi che combattevano senz’ordine e in mezzo a strette, ove la superiorità del numero diveniva essa stessa un ostacolo alla vittoria. La primaria nobiltà di Francia perì nell’azione, ovvero rimase prigio-