I 12 CRONOLOGIA STORICA bile a Carlo di Spagna conosciuto sotto il nome della Cerda (V. i notili di Guiñes). L’anno i35i, Giovanni istituì la cavalleria della Stella per opporla a quella della giarrettiera cui Odoardo III aveva allora istituita in Inghilterra. i\e fu fatta la cerimonia il mese di ottobre a sant’Ouen tra Parigi e san Dionigi. Questa istituzione di un ordine particolare di cavalieri secolari, e non di una semplice confraternita, come pretende un moderno, è la prima di cui sia fatta menzione nella storia di Francia. Essa poscia servì di modello agli stabilimenti di simile specie; e frattanto l’ordine della Stella fu invilito sino dalla sua origine perchè non distinse persone avendo il monarca subito creati cinquecento cavalieri. D’altronde i tempi erano poco adatti a festini. La carestia era tanta che un sestiere di biada costava otto lire parigine che corrisponderebbero a cinquanta lire attuali di Francia. Le armi francesi non ottenevano verun successo contra gl’ Inglesi. In quest’ anno stesso essi si resero padroni di Guiñes nel mese di settembre per tradimento di Beaucourroy luogotenente della piazza, che espiò con morte ignominiosa il suo delitto. Aimcri di Pavia comandante di Calais che aveva corrotto Beaucourroy, voleva sorprendere l’anno dopo sant’Omer, uve comandava Charni; ma restò preso egli stesso in un imboscata e fatto squartare da Charni. 11 re d’ Inghilterra 11011 aveva così trattato Charni , come si è veduto , allorquando avendo indotto l’anno i34S questo stesso Aimeri a consegnargli Calais, fu sorpreso- all’atto che stava per impadronirsi della piazza; e siccome Odoardo generosamente gli aveva perdonato, doveva Cherni per riconoscenza usare della stessa generosità verso Aimeri. L’anno 1354 (N. S. ) il contestabile la Cerda fu assassinato nel suo Ietto a Laigle il 6 gennaio per ordine di Carlo detto il Cattivo re di Navarra , geloso del suo credito contra tutti i grandi, e sdegnato personalmente contra lui per aver ottenuto a pregiudizio di lui la contea di Angouleme sulla quale egli teneva un’ ipoteca. Il re suocero del colpevole, fu obbligato di perdonare un tale omicidio nell’ impotenza in cui trovavasi di punirlo. Ma questa grazia estorta alla necessità non riconciliò punto