DEI RE DI FRANCIA 461 Nel 1726 v’ebbe nelle monete un’alterazione considerevole che ia epoca nella storia francese. Il 26 maggio con decreto del consiglio, il luigi d’oro fu portato dalle venti alle ventiquattro lire e lo scudo dalle cinque alle sei. Con un altro decreto del i5 giugno susseguente il prezzo del marco d’ oro fino fu fissato a settccentoqua-ranta lire , nove soldi e un denaro, e quello dell’ argento fino a- cinquantauna lira, tre soldi e tre denari. Dopo una tale fissazione le monete ebbero in Francia un prezzo stazionario. Non ostante si aggiunse da poi successivamente al valore delle materie un'attribuzione fino ad otto denari per lira di più del loro valsente ; col cui mezzo, senza che apparisca vi sia stato un cambiamento alla legge, il re faceva pagare nel 1788 nelle zecche il marco d’oro fino set-tecentosessantacinque lire, due soldi, sette denari e tre quinti, e il marco d’argento fino cinquantadue lire, diciassette soldi, quattro denari e un quinto. 11 re volendo governar da se stesso soppresse 1’ 11 giugno il titolo di primo ministro. Sua maestà creò al tempo stesso per primo ministro di stato monsignor de Fleury antico vescovo di Frejus, c questo prelato fu nei giorno 11 settembre dietro nomina del re innalzato al cardinalato. Il di 3i maggio 1727 furono firmati a Parigi i preliminari di pace generale. 11 14 agosto la regina partorì due principesse , Luigia Elisabetta che fu poscia duchessa di Parma ed Anna Enrichetta. Nel 16 del mese stesso si aprì il Concilio di Embrun. Tredici vescovi con Luigi Guerino di Tencin arcivescovo di Embrun a lor capo, condannarono il 20 settembre Giovanni Soanen vescovo di Se-nez sospendendolo dalle sue funzioni a motivo delle sue opinioni opposte al formulario ed alla Bolla Unigenitus. Il vescovo de Senez appellò da tale giudizio il 22 settembre al futuro Concilio generale. L’ 11 ottobre egli per ordine del re venne relegato all’ abazia de la Chaise-Dieu ove morì il 20 dicembre 1740 in età di novantaqiiattr’anni. Il 3o ottobre consulta di cinquanta avvocati di Parigi contra il giudizio del Concilio d’ Embrun. Questa consulta fu soppressa il 3 luglio successivo per decreto del consiglio. Il cardinale di Noailles con undici vescovi ai quali unironsi molti ecclesiastici, presero caldamente la dilesa del